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Martedì 13 DICEMBRE 2022
La Nuova Zelanda ha vietato definitivamente la vendita di sigarette e tabacco a tutti i nati dal 1 gennaio 2009 in poi

Con questa legge, approvata dal Parlamento neozelandese con 76 sì e 43 no, vengono messi al bando i prodotti da fumo per le nuove generazioni. E’ il primo Paese occidentale ad adottare una legge così severa. Restano invece in commercio le sigarette elettroniche. Solo il Bhutan, che ha vietato la vendita di sigarette nel 2010, avrà leggi antifumo più severe.

La Nuova Zelanda ha varato una piano, approvato dal Parlamento con 76 voti a favore e 43 contrari, per eliminare gradualmente il fumo di tabacco, imponendo un divieto a vita per i giovani di acquistare sigarette.

Solo il Bhutan, che ha vietato la vendita di sigarette nel 2010, avrà leggi antifumo più severe.

La nuova legge, approvata oggi, come riferisce l’agenzia LaPresse/AP, stabilisce che il tabacco non potrà essere venduto a chiunque sia nato dal 1° gennaio 2009 in poi.

L'obiettivo dichiarato è quello di rendere la Nuova Zelanda libera dal fumo entro il 2025. La nuova legge, spiega l’agenzia di stampa, riduce anche il numero di rivenditori autorizzati a vendere tabacco da circa 6mila a 600 e diminuisce la quantità di nicotina consentita nel tabacco fumato.

Il testo non riguarda il fumo con sigarette elettroniche, che in Nuova Zelanda è già diventato più popolare del fumo.

La Nuova Zelanda limita già la vendita di sigarette ai maggiori di 18 anni e impone che le confezioni di tabacco siano dotate di avvertenze grafiche.

Negli ultimi anni la Nuova Zelanda ha anche imposto una serie di pesanti aumenti delle tasse sulle sigarette. “Non c'è nessuna buona ragione per permettere la vendita di un prodotto che uccide la metà delle persone che lo usano”, ha dichiarato in Parlamento la ministra della Salute Ayesha Verrall, “e posso dirvi che in futuro, con l'approvazione di questa legge, metteremo fine a questa situazione”.

Il mese scorso Statistics New Zealand ha riferito che l'8% degli adulti neozelandesi fuma quotidianamente, contro il 16% di 10 anni fa. I tassi di fumo, spiega ancora l’agenzia LaPresse/AP, rimangono più alti fra gli indigeni Maori, con circa il 20% che dichiara di fumare.

Per i trasgressori del divieto di vendita sono previste sanzioni fino a 150mila dollari neozelandesi equivalenti a circa 142 mila dollari americani.

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