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Lunedì 09 GENNAIO 2023
Dare l’esenzione ticket ai pazienti diabetici per l’esecuzione dell’esame Oct Macula



Gentile Direttore,
in questo momento, molte persone affette da varie malattie subiscono le angosce derivate dalla crisi economica, oltre alle varie problematiche connesse alla propria condizione di salute. In particolar modo, in alcuni casi il paziente si trova a dover sostenere spese anche per esami e procedure diagnostiche connesse ad una malattia cronica, talora invalidante.

Vorrei quindi richiamare l’attenzione sui danni provocati dal Diabete a livello oculare, con la necessità di costanti e frequenti controlli per il monitoraggio di condizioni ad alto rischio per la funzionalità della vista.

Attualmente sono disponibili metodiche ad alto livello tecnologico che permettono risultati superiori a precedenti esami strumentali più invasivi e meno dettagliati nella risposta attesa. Mi riferisco quale esempio, all’esame OCT della regione della Retina centrale, la Macula, proprio la più preziosa per la nostra vista, essendo quella che ci permette l’acutezza visiva centrale di precisione (come leggere, guidare, eseguire le attività di precisione, ecc.).

Con l’OCT classico e con l’Angio OCT valutiamo condizioni quale l’edema maculare, trazioni dovute a membrane epiretiniche (Pucker), i molteplici aspetti eziologici delle Maculopatie, le vascolarizzazioni, le neoformazioni tumorali e molte altre ancora, molto meglio documentate che con la Fluorangiografia (esame in essere da diversi decenni) senza invasività e il pericolo di somministrazione di un mezzo di contrasto che invece questa comporta.

Purtroppo, tutto ciò non corrisponde ad un contesto di esenzione ticket aggiornato con i tempi e le tecnologie ora citate: infatti la maggior parte dei pazienti (chi non ha l’esenzione per età-reddito, o poche altre), tra cui i Diabetici e chi ha una Maculopatia a rischio evolutivo, è costretta a dover subire una spesa ticket molto esosa, specie perché ripetuta più volte per il monitoraggio, dopo le sedute di somministrazione di farmaci, di terapia Laser retinica o di un intervento chirurgico oculare. La risposta che talora sentiamo, è una rinuncia all’esame OCT, poiché il malato non ha i soldi per pagarlo, verificandosi così la prospettiva di un concreto rischio di cecità.

Fornire l’esenzione ticket a questi pazienti non deve essere considerata una misura compassionevole socioeconomica, bensì una salvaguardia per il sistema previdenziale pubblico da ulteriori aggravamenti dei costi, indotti vertiginosamente da malattie fortemente invalidanti una funzione essenziale quale quella della vista.

Gianni Zuccheri
Medico oculista

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