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Venerdì 06 GENNAIO 2023
Monitoraggio Covid. Il virus rialza la testa a Natale: l’incidenza torna a salire. In lieve calo i ricoveri

L'incidenza sale a 231 ogni 100.000 abitanti rispetto ai 207 della precedente rilevazione. Stabili i ricoveri in terapia intensiva e l’indice Rt mentre prosegue la discesa dei ricoveri ordinari. IL REPORT

Il Covid inverte la rotta e dopo oltre un mese di numeri in discesa la curva torna a salire. L'incidenza sale a 231 ogni 100.000 abitanti rispetto ai 207 della precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono stabili le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 3,2% come la scorsa settimana.

Scende il numero dei pazienti in Area non critica che si attesta al 12,1% rispetto al 13% della settimana precedente. Stabile anche l’indice Rt che si attesta a 0,83 rispetto allo 0,84 della precedente rilevazione. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss.

Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:

In lieve aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 231 ogni 100.000 abitanti (30/12/2022 -05/01/2023) vs 207 ogni 100.000 abitanti (23/12/2022 -29/12/2022)

Nel periodo 14 dicembre–27 dicembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,77-0,99), stabile rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, sebbene in lieve aumento, rimane sotto la soglia epidemica: Rt=0,90 (0,86-0,94) al 27/12/2022 vs Rt=0,87 (0,84-0,90) al 20/12/2022.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 3,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 05 gennaio) vs il 3,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 12,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 5 gennaio) vs il 13,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 dicembre).

Tre Regioni sono classificate a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020, tutte per molteplici allerte di resilienza; dodici sono a rischio moderato e sei classificate a rischio basso. Diciassette Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sette Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

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