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Mercoledì 11 GENNAIO 2023
Disabilità e barriere architettoniche. Federcentri: “Bene rinnovo agevolazioni, ma in legge di bilancio poca attenzione a non autosufficienza”

“In Italia oggi si contano 3.150.000 disabili, ovvero il 5,2% della popolazione la metà di questi ha più di 75 anni e il 60% è donna. Duole, a fronte di questi numeri, constatare l’assenza di altri significativi riferimenti alla non autosufficienza nella legge di bilancio 2023. Chiediamo pertanto a Governo e Parlamento di considerare la non autosufficienza come un tema non più rinviabile in questa legislatura”.

“Urge una riforma dell’indennità di accompagnamento che contribuisca alla regolarizzazione del lavoro domestico di assistenza e valorizzazione del territorio e della domiciliarità come nuovo baricentro delle cure e dell’assistenza”, a chiederlo è Elvia Raia, Presidente Nazionale di Federcentri Aps, associazione che riunisce centinaia di centri anziani in tutta Italia.

“Esprimiamo apprezzamento per la decisione del Parlamento di prorogare le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche che erano state previste dalla legge di bilancio 2022 e che rischiavano di scadere alla fine dell’anno con grave compromissione per la qualità della vita di moltissime persone che nel nostro Paese convivono con la disabilità. I decisori - ha detto Raia - hanno ascoltato le richieste delle associazioni di persone disabili e di anziani, e in particolare l’appello promosso da Federcentri lo scorso dicembre, che ha raccolto l’adesione di numerose organizzazioni”.

“In Italia oggi si contano 3.150.000 disabili, ovvero il 5,2% della popolazione la metà di questi ha più di 75 anni e il 60% è donna. Duole, a fronte di questi numeri, constatare l’assenza di altri significativi riferimenti alla non autosufficienza nella legge di bilancio 2023. Chiediamo pertanto a Governo e Parlamento di considerare la non autosufficienza come un tema non più rinviabile in questa legislatura, specialmente alla luce del cambiamento demografico in corso e dei conseguenti bisogni di salute della popolazione, a partire dalla necessità di una riforma dell’indennità di accompagnamento che contribuisca alla regolarizzazione del lavoro domestico di assistenza e dalla valorizzazione del territorio e della domiciliarità come nuovo baricentro delle cure e dell’assistenza”, ha concluso Raia.

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