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Venerdì 20 GENNAIO 2023
Fine della dominanza medica e potere del dottor Google

La battaglia degli anni 70 di spiriti illuminati contro una corporazione medica possessore di un sapere esoterico asservita al potere ha raggiunto l'obbiettivo che si prefiggeva. Le conseguenze non previste sono però andate in direzione opposta. La medicina è diventata ora il campo privilegiato dell'economia discorsiva e i medici sono stati marginalizzati essendo funzionale al mercato dell’immateriale una interlocuzione diretta e non mediata tra produttore e consumatore

Una generazione di illuminati
Ho altre volte ricordato come negli anni ’70 un gruppo di spiriti liberi della medicina intrapresero una dura battaglia contro la “corporazione medica” contestandone non solo i comportamenti dei suoi più illustri esponenti (la strafottenza dei cosiddetti baroni) ma soprattutto le basi epistemiche fondative del loro sapere (il modello biomedico).

Quelli studiosi, raccolti intorno all’associazione Medicina Democratica e alla collana di libri “Medicina e potere” sostenevano il ruolo patogenetico dei fattori di nocività negli ambienti di vita e di lavoro e intuirono quello che poi la genetica ha scoperto sulla capacità dell’ambiente di modulare (inibendo o potenziando) gli effetti del corredo genetico ereditato, ponendo così fin dal concepimento le basi per lo sviluppo futuro della malattia.

I termini di fenotipo e di epigenetica con cui si intendono gli esiti dell’interazione tra ambiente ed ereditarietà sono ormai diventati paradigmi definitivamente acquisiti mentre il modello biomedico di derivazione Morgagniana con cui si considerava la malattia un’anomalia “intrinseca” del corretto funzionamento dell’organo è orami una curiosità dei cultori di storia della medicina.

La corporazione medica è stata sconfitta (per fortuna), ma nessuno poteva immaginare che la caduta sarebbe stata così rovinosa. Gli eredi attuali di quella medicina liberale sicura di sé e del suo status esclusivo non sono nobili decaduti che mantengono a titolo consolatorio gli emblemi del vecchio casato; sono personale subordinato, semplici tecnici specializzati, spesso a contratto orario, esperti di un sapere parcellato, routinario e mal pagato che paradossalmente è la negazione di quella visione olistica che è alle base della moderna fisiopatologia e delle battaglie degli anni’70.

Il nuovo Leviatano: Big Pharma o qualcos’altro?
La fine ingloriosa della dominanza medica ha dunque semplicemente spostato il centro gravitazionale del campo istituzionale sanitario su altri player in ossequio all' antico principio aristotelico dell' horror vacui
Chi dunque esercita oggi il ruolo di stakeholder nel campo sanitario?
Una domanda a cui sono state date risposte diverse e che sono divenute fonte di dibattito pubblico a causa dell'epidemia da COVID 19 e della stringente politica di controllo sanitario messa in atto dai governi.
L'avvento dei vaccini e l'obbligo della vaccinazione ha fatto il resto, rendendo più aspra la critica a misure giudicate lesive della libertà
È noto come illustri studiosi abbiamo visto in queste pratiche l' esercizio di quel particolare tipo di potere che ha per oggetto il BIOS. La biopolitica di derivazione foucaultiana è la base teorica su cui si è costruita tale posizione con l'identificazione del nuovo leviatano in Big Pharma e nel potere finanziario ruota intorno alle grandi compagnie farmaceutiche produttrici di vaccini.
Per i sostenitori di tale posizione la manipolazione del BIOS è la nuova frontiera del controllo sociale con il chiaro tentativo di "domesticare" non tanto il virus quanto il libero pensiero dei cittadini assoggettati a una nuova dittatura.

La medicina del BIOS
Una posizione di grande effetto ma che ignora totalmente come la medicina del presente sia totalmente e irreversibilmente rivolta al controllo del BIOS.
Pochi esempi per chiarire il concetto: i farmaci moderni sono tutti diretti contro target cellulari come recettori o citochine e tendono a modificare i meccanismi di regolazione cellulare e gli effetti dell'attivazione genica responsabile delle manifestazioni patologiche.
La terapia più promettenti per il cancro oltre ai già citati farmaci è la CAR T therapy che consiste nel modificare i linfociti del paziente con tecniche di manipolazione genica, rendendoli capaci, una volta reinfusi nel soggetto, di riconoscere e di distruggere le cellule neoplastiche.
La FDA pochi giorni orsono ha autorizzato la messa in commercio di ADSTILADRIN, un adenovirus geneticamente modificato in grado di produrre interferone umano. Il virus, simile a quello utilizzato per un vaccino COVID molto contestato, viene poi infuso nella vescica di pazienti con neoplasia vescicale resistente a BCG dove esercita i suoi effetti anti tumorali colonizzando i tessuti del paziente.
Questi tre esempi dimostrano come le nuove frontiere della medicina siano totalmente rivolte a condizionare il BIOS, perché solo tali procedure, volte a modificare le catene di comando cellulare rappresentate dalle numerose chinasi cellulari, sono in grado di contrastare malattie altrimenti incurabili.

Se dunque non è BigPharma ad avere ridotto i medici in un ruolo subalterno quali sono gli altri soggetti che oggi dominano il campo?
Ho già in un altro articolo ricordato come la catena del valore abbia subito una profonda trasformazione con l'affermazione di un nuovo modello economico basato sulla economia dell' immateriale. I grandi player del momento, con bilanci sovrapponibili a quello di stati nazionali, come Facebook, Twitter, Instagram, Tiktok, YouTube o Youporn commercializzano pratiche discorsive o visive (pensieri, ricordi scatti di vita quotidiana, sessualità, voyerismo e dunque sentimenti e narrazioni del sé e visione degli altri).

La presentazione del sé di cui parlava Irvin Goffman non si svolge più a livello di micro interazione tra individui ma si può svelare ora in rete, in uno spazio pubblico infinito aperto agli occhi curiosi di un numero illimitato di spettatori. Queste pratiche discorsive hanno cambiato le basi dell'accumulazione della ricchezza rompendone la dipendenza dalla trasformazione di materie prime e manufatti, e hanno trovato nel campo sanitario e nel discorso su salute ed malattia uno dei luoghi di massima diffusione grazie alle capacità di pervasività della rete.

Il potere del dottor Google
Ogni medico sa che nel rapporto con il paziente è quasi sempre presente un terzo partecipante invisibile: il dottor Google. Il paziente ha già un’idea dei suoi problemi a cui il dottor Google, ovvero le risposte reperite nella rete, ha già fornito una soluzione (la dieta miracolosa priva di lattosio, di glutine, iperproteica o povera di nichel; i probiotici; la meditazione, le medicine alternative e la diagnostica da banco per intolleranza ed allergia etc) ; una soluzione sempre e costantemente condizionata da evidenti risvolti commerciali. Il Paz porta dal medico con sé la cassetta degli attrezzi fornita da Google e valuta positivamente solo il medico che conferma quella verità rivelata dall’onnisciente rete.
Tutto il contrario delle politiche attive di implementazione dell'enpowerment del paziente che si basano sulla condivisione di un sapere critico sulla medicina e sulle sue procedure

L' identità segreta del dottor Google
Dott Google, diciamolo subito non è il grande vecchio della finanza internazionale che esercita sul web il suo potere di condizionare il campo sanitario. Dott Google è un soggetto plurale; è l’avatar" multitasking del complesso sanitario industriale privato, fatto da migliaia di imprenditori della salute, che nelle pratiche discorsive sulla salute con la costruzione di bisogni e l’ offerta di soluzione senza alcuna evidenza di efficacia ha creato il proprio business lucroso. Questo mercato diffuso ha bisogno di disintermediazione e dunque vede nel sapere medico e nelle pratiche di chi segue la medicina delle evidenze un ostacolo alla sua espansione e alla sua stessa sopravvivenza.

La fine della dominanza medica non può certo essere attribuita a dott Google ma di sicuro la interazione tra gli spiriti selvaggi dell’economia dell’immateriale e un mondo politico post-ideologico ha fortemente contributo a tale risultato.

Il ruolo della politica
La disintermediazione sanitaria con la svalorizzazione della professione medica non avrebbe avuto successo se la politica non avesse dato il suo apporto sostanziale stabilendo una stratta partnership con il complesso sanitario industriale privato

Il ruolo della politica infatti è stato quello della distruzione sistematica del servizio pubblico con anni di dissennati tagli lineari e con lo shift degli interessi verso la sanità privata: l'aziendalizzazione della sanità, la parità pubblico/privato, l' uso sempre più robusto di polizze assicurative, la plasticità dell'erogatore privato a fronte della rigidità di quello pubblico, la mitizzazione degli screening programmati, hanno condotto alla situazione attuale in cui gli ospedali sono deserti in cui i pochi medici rimasti in servizio cercano la fuga disperata da Alcatraz e i servizi territoriali sono sempre più poveri e rarefatti

La politica ha rinunciato ormai a modificare la realtà secondo ben precise priorità ma si adegua al mercato subendo il totale condizionamento da chi vi opera. E questo fa sì che i governi degli ultimi 25 anni sulla sanità abbiano mostrato una sostanziale continuità e ne abbiano in parte eguali contribuito al suo smantellamento

Considerazioni finali
La battaglia degli anni 70 di spiriti illuminati contro una corporazione medica possessore di un sapere esoterico asservita al potere ha raggiunto l'obbiettivo che si prefiggeva. Le conseguenze non previste sono però andate in direzione opposta. La medicina è diventata ora il campo privilegiato dell'economia discorsiva e i medici sono stati marginalizzati essendo funzionale al mercato dell’immateriale una interlocuzione diretta e non mediata tra produttore e consumatore.

Una politica sapiente di svalorizzazione della medicina pubblica ha contribuito a rendere egemonico un nuovo paradigma privo di qualsiasi validità scientifica: l’inutilità della prevenzione primaria volta a eliminare i fattori di nocività degli ambienti di vita e di lavoro e la sua sostituzione con un consumismo sanitario basato su screening periodici e rimedi pseudo naturali. Un processo di svilimento della medicina basata sulle evidenze che rende inutile e inessenziale una buona relazione tra medico e paziente.

Roberto Polillo

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