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Lunedì 23 GENNAIO 2023
All'ospedale di Giulianova nasce il reparto di Lungodegenza a direzione universitaria

Firmata la convenzione tra la Asl di Teramo e l'Università di L'Aquila. Per Di Giosia “un passo determinante. L’aumento dell’età media della popolazione e la concomitante diffusione di malattie croniche rendono basilari reparti del genere, che rispondono a una forte domanda a livello locale. La convenzione con l’Università dell’Aquila porterà un valore aggiunto con nuove risorse e possibilità anche di aumentare le opportunità formative per tutto il personale”.

E’ stato ufficializzato il convenzionamento, dal 1° febbraio, tra la Asl di Teramo e l’Università dell’Aquila per la unità operativa complessa di Lungodegenza nell’ospedale di Giulianova. E’ Massimo De Martinis, professore associato del dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente che ha assunto il ruolo di direttore dalla Uoc Lungodegenza, che sarà quindi a direzione universitaria.

“Per la nostra Asl è un passo determinante, per compiere il quale è stato basilare il sostegno del prorettore e direttore dello stesso dipartimento Mesva, il professor Guido Macchiarelli, e del rettore Edoardo Alesse”, ha dichiarato in una nota il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, il quale ha ricordato che il rapporto fra la Asl di Teramo e l’università dell’Aquila è di lunga data e nel corso degli anni ha portato a proficue forme di collaborazione sotto forma di convenzionamento per la gestione di alcuni reparti ospedalieri - in ordine di tempo, oltre alla Lungodegenza, la Uoc di Medicina di Sant’Omero affidata al professor Davide Grassi - ma anche nell’attivazione del corso di laurea in infermieristica all’interno dell’azienda sanitaria teramana.

Di Giosia ha ringraziato per l’impegno profuso Luigino De Berardis, direttore della Uoc di Medicina interna dell’ospedale giuliese, che finora ha ricoperto anche l’incarico di direttore facente funzione della Lungodegenza, reparto che ha fatto crescere nonostante si sia dovuto dividere fra i due ruoli, molto impegnativi. “La convenzione con l’Università dell’Aquila porterà, nelle nostre aspettative, un valore aggiunto con nuove risorse e possibilità anche di aumentare le opportunità formative per tutto il personale, attraverso le scuole di specializzazione che rappresentano non solo un’occasione di crescita dal punto di vista scientifico e culturale, ma anche una fucina per la formazione di medici che possono rappresentare il futuro della nostra sanità”, ha aggiunto Di Giosia.

Apprezzamento anche dal sindaco di Giulianova Jwan Costantini che ha sottolineato come “la Asl abbia rimesso al centro della sanità teramana l’ospedale costiero che dà risposte importantissime, in tema sanitario, soprattutto d’estate con l’enorme afflusso di turisti. Dopo 20 anni la Asl con questa direzione è tornata ad investire sull’ospedale di Giulianova e l’arrivo di medici qualificatissimi ne è la prova”. Il sindaco ha anche ringraziato il personale “che si è impegnato per fronteggiare l’emergenza Covid, con risultati straordinari. Ricordo ad esempio che in una notte con il direttore Di Giosia abbiamo deciso di aprire una struttura rivelatasi fondamentale come quella di bivio Bellocchio”.

Il professor Macchiarelli ha affermato: “Non possiamo dire che la nostra sanità sia seconda a nessuno, ma ora è il momento di diventare professionisti nella qualità della sanità, in qualsiasi comunità di questo Paese. Il ruolo dell’Università dell’Aquila è quello di portare innovazione: noi facciamo ricerca e sperimentazione e siamo inseriti in un panorama internazionale”.

Il nuovo direttore della Lungodegenza, Massimo De Martinis, presente alla conferenza stampa con la nuova responsabile della direzione medica e gestione complessiva dell’ospedale di Giulianova, Manuela Di Virgilio, ha evidenziato che “l’azienda sanitaria di Teramo sta investendo tantissimo per migliorare l’offerta sanitaria sul territorio e il collegamento intermedio con l’ospedale, rappresentato dalla Lungodegenza, è fondamentale”.

“L’aumento dell’età media della popolazione e la concomitante diffusione di malattie croniche rendono basilari reparti del genere, che rispondono a una forte domanda a livello locale”, ha infatti concluso il direttore generale, ”la Lungodegenza è un reparto strategico anche nel futuro assetto della sanità che, con quanto disposto dal Dm 77, sarà un fulcro di quel rapporto ospedale-territorio che rappresenta la base della medicina 4.0”.

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