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Venerdì 27 GENNAIO 2023
Salute mentale. Gli Psicologi si uniscono all’appello degli Psichiatri: “Potenziare i servizi con nuovo personale per evitare impasse”

A due settimane dalla lettera appello dei Direttori di Dipartimento di Salute mentale del Ssn anche il Coordinamento degli Psicologi direttori di Dipartimento scrivono a Mattarella, Meloni, Parlamento e Regioni per sollecitare un intervento urgente per “far fronte alla necessità, non più differibile, di garantire risposte al bisogno di salute della popolazione, aggravato dal crescente disagio psicologico”. LA LETTERA APPELLO.

Dopo i Direttori di Dipartimento di Salute mentale anche il Coordinamento degli Psicologi Direttori di Dipartimento, Distretto e Struttura Complessa e dei Responsabili delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere italiane ha deciso di lanciare un appello al Presidente della Repubblica, al Governo, al Parlamento e alle Regioni per “rappresentare come la situazione attuale in cui si trova il Servizio Sanitario Nazionale sia tale da farlo risultare impotente nel far fronte alla necessità, non più differibile, di garantire risposte al bisogno di salute della popolazione, aggravato dal crescente disagio psicologico”.

“Siamo profondamente convinti che il disagio psicologico diffuso e la sofferenza mentale – scrivono gli psicologi del Ssn - necessitino di risposte appropriate ed integrate, che solo il Servizio Pubblico adeguatamente rafforzato può essere in grado di fornire, svolgendo un ruolo di regia e di coordinamento di risorse che altrimenti rischiano di essere disperse in interventi frammentari e di scarso impatto, grazie ad una programmazione delle politiche sanitarie che, attraverso la proattività degli interventi e un fondamento sulla promozione della salute, riattivi processi trasformativi dei servizi e migliorativi dei percorsi di presa in carico del bisogno”.

Ma, scrivono ancora, “il depauperamento di risorse del Servizio Sanitario Nazionale, coniugato all’aumento esponenziale della domanda ha prodotto una doppia impasse: da un lato risulta spesso impossibile offrire, anche per situazioni di gravità clinica, i percorsi di cura previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza, dall’altro diviene ancor più impraticabile realizzare spazi ed interventi rivolti a chi ancora non ha superato il confine che separa il disagio dal disturbo e per i quali è fondamentale trovare risposte mirate ad una efficace prevenzione, con azioni di sostegno e promozione rivolte ai singoli e ai loro sistemi familiari e alle comunità”.

Da qui la richiesta “che vengano destinate alle Regioni risorse dedicate che permettano un piano straordinario di assunzioni nelle ASL al fine di garantire equità di accesso alla popolazione attraverso una adeguata ed accurata assistenza per i diversi bisogni, richiamando una specifica attenzione alla realizzazione di percorsi di accoglienza, ascolto e risposta psicologica rivolta ai giovani e giovanissimi e rivendicando per ciò una risposta prioritaria”.

“Si ricorda – aggiungono - come già fatto nell’appello dei Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale, che siamo ancora ben lontani dal raggiungere il previsto 5% del fondo sanitario da destinarsi alla Salute Mentale e che ciò corrisponde ad un preciso diritto dei cittadini italiani che tutte le Istituzioni, da mandato costituzionale, hanno il dovere di salvaguardare. Perché non c’è Salute senza Salute Psicologica”.

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