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Lunedì 30 GENNAIO 2023
Firmato accordo con i medici del territorio per abbattere liste di attesa e accessi ai Ps

Un investimento da 12 milioni di euro e 5 obiettivi che coinvolgeranno circa 320 medici di medicina generale. Si punta a telemedicina, cure palliative, gestione delle malattie croniche, fascicolo sanitario e un monitoraggio sulle malattie cardiovascolari.  Smi, Fimmg e Snami: “Un accordo che sarà su base volontaria estendibile anche per i medici di assistenza primaria. Resta da fare un ulteriore sforzo da Apss sulla sburocratizzazione del mmg”

È stato appena siglato l’accordo sui nuovi obiettivi fra i medici di medicina del territorio - rappresentati da Smi, Fimmg e Snami - e la Provincia autonoma di Trento. Progetti obiettivo per il triennio 2023-2025 e dal valore di oltre dodici milioni di euro in tre anni. Cinque progetti che partono dalla telemedicina, expertise in cure palliative, patient summery, governo delle patologie croniche e gerarchia delle malattie cardiovascolari. L’adesione ai cinque progetti è volontaria, ma può coinvolgere tutti i 320 medici di famiglia ed eventualmente anche le guardie mediche.

“Un incentivo di circa 1000 euro lordi mensili – ricordano i rappresentanti di Smi, Fimmg e Snami, Nicola Paoli, Valerio Di Giannantonio e Roberto Adami – erogati per ogni medico aderente, non più semestralmente, bensì mensilmente. Ci si avvarrà di strumenti di teleconsulto, tele cooperazione, telemedicina e piattaforme tecniche innovative aziendali. In riferimento all'informatizzazione del sistema salute, indispensabile per collegare città e periferie ma anche le reti professionali locali ed i gruppi di medicina integrata, verrà implementato ed ampliato il profilo sanitario sintetico (o patient summary), digitale ed i primi interlocutori fra paziente e sistema digitale saremo proprio noi, medici di medicina generale”.

Obiettivi, come si legge nella nota unitaria, che ben si integrano con il piano provinciale della cronicità, degli accessi impropri al pronto soccorso e dell’abbattimento delle liste d'attesa. “Così facendo si cercherà di agire in forma decisa – rimarcano Nicola Paoli, Valerio Di Giannantonio e Roberto Adami – sulla medicina territoriale rilanciando con forza la prevenzione, le cure di prossimità nei confronti dei fragili e non autosufficienti, la medicina predittiva, la domiciliarità potenziata e riqualificata, la presa in carico del paziente e la continuità nelle cure, come concordato con l’APSS”.

Vale la pena ricordare, ci tengono le OO.SS., che nell’ambito del progetto obiettivo sulle cure palliative, i medici di continuità assistenziale, medici di famiglia, quelli di RSA ed i giovani colleghi della scuola di formazione specifica in medicina generale, stanno seguendo corsi di formazione per acquisire sempre più competenze specifiche e certificate da riversare nei prossimi mesi in questo progetto ambizioso a favore del malato terminale fra le mura di casa.

“Un impegno, quello appena sottoscritto con APSS, a cui noi mmg non vogliamo sottrarci ma che, al di là di tutto, necessita della riduzione dei processi burocratici che ci sottraggono energie all'immane lavoro clinico sul territorio. APSS, dal canto suo, si è già impegnata a farsene carico riaprendo un tavolo tecnico che tratterà proprio il tema della semplificazione”, concludono Smi, Fimmg e Snami.

Endrius Salvalaggio

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