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Mercoledì 08 FEBBRAIO 2023
Tumori. In Sardegna Cup dedicati. Doria annuncia su Quotidiano Sanità le nuove iniziative dedicate al paziente

Attivazione in via sperimentale di un CUP dedicato al paziente oncologico e indicazione ai DG di privilegiare nelle agende di prenotazione tutte le patologie oncologiche. Iniziative anche per abbattere le liste di attesa chirurgiche in oncologia. Doria: “Nella riorganizzazione dei sistemi sanitari post Covid è d’obbligo pensare in primis ai pazienti oncologici che non possono aspettare tempi lunghi per accertamenti e terapie”.

Più attenzione ai pazienti oncologici della Sardegna. L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, interviene sul nostro giornale per annunciare alcune iniziative sulle quali si è adoperato, e si sta adoperando, con “uno sguardo più attento ai pazienti più fragili”. “In un momento di riorganizzazione dei sistemi sanitari dopo lo tsunami pandemico – spiega l’esponente di Giunta - è d’obbligo pensare in primis ai pazienti oncologici che non possono aspettare tempi lunghi per accertamenti e terapie che ne inficerebbero la prognosi ‘quoad vitam’. Per stare quindi al passo con i tempi e le esigenze sacrosante di questi pazienti si rende necessario rivisitare la macchina sanitaria orientandola verso le esigenze di questa popolazione fragile”.

“Seguendo quindi il solco tracciato dal nuovo piano oncologico nazionale 2023-2027 – prosegue Doria -, che ho contribuito a stilare nella mia precedente esperienza in commissione sanità al Senato nella diciottesima legislatura, ho dato mandato ad ARES di attivare sperimentalmente il CUP regionale dedicato al paziente oncologico, per garantirgli una corsia preferenziale d’accesso agli esami diagnostici nel più breve tempo possibile in agende elettroniche dedicate e sempre aperte”.

“Per ottimizzare questo percorso – sottolinea l’assessore - è di fondamentale importanza dare un nuovo impulso alla rete oncologica regionale, andando a realizzare un censimento delle attuali liste di attesa, delle attività attualmente in essere, delle strutture ospedaliere e ambulatoriali coinvolte e delle risorse in campo. Per ottimizzare invece le risorse del sistema pubblico, rendendolo più efficiente, è necessario riprendere chiaramente il concetto di ‘chi fa e cosa’ ed allora, ad esempio, non ingolferò gli hub con esami di routine di follow-up per il paziente oncologico come la TC total body che deve essere fatta invece in tutti i presidi ospedalieri territoriali lasciando agli hub le prestazioni diagnostiche, sia quelle radiologiche avanzate che di medicina nucleare come ad esempio la RM prostatica, intestinale, della mammella, la PET e la scintigrafia ossea total body”.

“In questa ottica ho dato già indicazione ai direttori generali delle aziende sanitarie di privilegiare nelle agende di prenotazione tutte le patologie oncologiche – evidenzia in conclusione Doria -. Sullo stesso tono è stato l’indirizzo dato per abbattere le liste di attesa chirurgiche per le patologie oncologiche attraverso una temporanea ridistribuzione degli spazi chirurgici, aumentandoli alle unità operative con maggior numero di pazienti oncologici in lista per intervento. Quest’ultimo provvedimento si è reso necessario per far fronte ad una recrudescenza della patologia oncologica che gli anni di pandemia hanno favorito vista l’impossibilità nell’effettuare gli screening che rappresentano ad oggi il metodo di prevenzione più efficace nella lotta al cancro”.

Elisabetta Caredda

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