quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 24 FEBBRAIO 2023
Tumore del seno. Studio approfondisce la composizione delle microcalcificazioni

Uno studio interdisciplinare, coordinato da ricercatori della Cornell University, ha indagato sul fenomeno della creazione delle microcalcificazioni a livello del seno, in presenza di un tumore. L’analisi ha consentito di individuare dei fenomeni chiave della formazione di questi tessuti, che nelle zone dei tumori primari del seno assumono la consistenza di un osso.

Una collaborazione interdisciplinare coordinata da ricercatori della Cornell University (USA) è riuscita a determinare la composizione organica ed inorganica delle microcalcificazioni che si formano nella zona di un tumore del seno primario. I risultati dello studio, durato dieci anni, sono stati pubblicati da Science Advances.

La deposizione di minerali inorganici è un processo delicatamente orchestrato, come si evidenzia dalla formazione di ossa e denti. A volte, tuttavia, i depositi si formano in punti dove non dovrebbero, come nei reni e nel tessuto mammario. Nel contesto del tumore mammario, le microcalcificazioni sono critiche a livello di screening; nella zona del tumore primario, in alcuni casi, si sviluppa un deposito di materiale simile a osso. I ricercatori hanno voluto indagare il fenomeno per capire come si formano questi tessuti e come il microambiente ne influenza la composizione minerale, la morfologia e le proprietà meccaniche.

Lo studio
Con questo obiettivo, i ricercatori hanno analizzato campioni di tessuto contenenti microcalcificazioni ottenuti da 40 pazienti con tumore del seno. Il team ha sottoposto i tessuti a tecniche ad alta risoluzione, per ottenere mappe tridimensionali sulla chimica dei minerali e della matrice organica. Inoltre, attraverso la spettroscopia vibrazionale chiamata microscopia Raman, ha rilevato le ‘vibrazioni’ delle molecole organiche.

L’analisi ha consentito di individuare dei fenomeni chiave. I cluster di microcalcificazione associati al tumore si evidenziano in gruppi rilevanti a livello fisiologico, che riflettono la tipologia di tessuti, e in masse maligne locali. I carbonati minerali, inoltre, hanno una sostanziale varietà all’interno del tumore e sono evidenziabili tracce di metalli, inclusi zinco, ferro e alluminio, aumentate nelle calcificazioni localizzate nelle zone tumorali.

Infine, il rapporto lipidi/proteine all’interno delle microcalcificazioni è più basso nei pazienti con una prognosi infausta. Lo studio, quindi, ha mostrato anche una correlazione tra le microcalcificazioni e la gravità della malattia.

Fonte: Science Advances 2023

© RIPRODUZIONE RISERVATA