quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 27 FEBBRAIO 2023
Mobilità sanitaria interregionale, saldo azzerato in 10 anni. Segnana: “Raggiunto l’obiettivo di curare i trentini a casa loro” 

Il saldo 2021 (ultimo anno disponibile) è positivo e pari a 3 milioni di euro (nel 2020 la mobilità appariva in attivo di 486mila euro). Nel 2018 il saldo era negativo di 6,45 milioni di euro, mentre nel 2012 il dato era pari a -15,9 milioni di euro. In 10 anni si è dunque osservato un azzeramento del saldo. L’assessore: “frutto del grande lavoro compiuto in questi anni, che conferma l’attrattività della sanità trentina”.

L’andamento del saldo della mobilità sanitaria sanitaria tra le diverse Regioni - unitamente alle altre compensazioni definite dai vari accordi tra Stato, Regioni e Province autonome di definizione dei riparti del Fondo sanitario nazionale - vede la Provincia autonoma di Trento in costante miglioramento.

Il saldo 2021 (ultimo anno disponibile) è positivo e pari a 3 milioni di euro (3.007.000 euro per l’esattezza), con una variazione del 518,86% rispetto ai dodici mesi precedenti (nel 2020 la mobilità appariva in attivo di 486mila euro). Nel 2018 il saldo era negativo di 6,45 milioni di euro, mentre nel 2012 il dato era pari a -15,9 milioni di euro. In 10 anni si è dunque osservato un azzeramento del saldo che, passando da negativo a positivo, è migliorato di quasi 19 milioni di euro.

“Si tratta del frutto del grande lavoro compiuto in questi anni, che conferma l’attrattività della sanità trentina in particolare per i nostri concittadini. Più che in passato, i trentini guardano infatti alle strutture sanitarie provinciali per le cure di cui hanno bisogno”, ha osservato nei giorni scorsi l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, secondo la quale “i dati confermano come nonostante le difficoltà legate alla pandemia, il Trentino ha saputo garantire l’assistenza sul territorio, grazie soprattutto alle competenze e all’impegno profuso dal personale sanitario di tutte le strutture sia pubbliche che private convenzionate”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA