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Mercoledì 01 MARZO 2023
Al centro Trapianti di Udine 8 interventi in 30 ore 

A termine due processi di donazione in contemporanea e una donazione di rene da vivente: un trapianto di cuore, uno di fegato, il prelievo da vivente e tre trapianti di rene in sede, oltre ai trapianti fuori regione. “Pazienti affetti da insufficienza d’organo terminale per i quali l’unica possibilità di cura era costituita dal trapianto”. Il direttore Peressutti: “Operazione veramente eccezionale”. 26 i trapianti nel 2023.

Un totale di otto interventi in 30 ore: è l’attività straordinaria svolta nei giorni scorsi dal Centro trapianti dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
In meno di un giorno e mezzo sono stati portati a termine due processi di donazione in contemporanea e una donazione di rene da vivente: coinvolgendo anche due equipe da fuori regione, sono stati eseguiti - come rende noto l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (AsuFc) - un trapianto di cuore, uno di fegato, il prelievo da vivente e tre trapianti di rene in sede, oltre ai trapianti fuori regione.

Gli interventi, ha evidenziato l’Azienda, “sono stati effettuati su pazienti affetti da insufficienza d’organo terminale per i quali l’unica possibilità di cura era costituita dal trapianto”. L’attività concentrata nel tempo s’inserisce nei 26 trapianti eseguiti da inizio d'anno (4 di fegato, 5 di cuore e 17 di rene di cui già 2 da vivente) per un totale di oltre 2.720 trapianti da inizio attività.

“Si è trattato di un'operazione veramente eccezionale per il coordinamento di tutte le componenti - ha commentato Roberto Peressutti, direttore del Centro Trapianti - sia per il brevissimo tempo intercorso sia per la complessità delle operazioni: questo a testimonianza dell'alta professionalità degli specialisti che operano sul territorio del Fvg e non solo”.

AsuFc sottolinea che l’attività “straordinaria” è stata possibile grazie alla disponibilità, alla solidarietà espressa dalle famiglie dei donatori e alla professionalità del personale degli altri reparti coinvolti. “Fondamentale - afferma l’AsuFc - anche la collaborazione della Centrale Operativa Sores, della Cri e del 2°Stormo dell'Aeronautica Militare di Rivolto che ha consentito l’arrivo dell’aereo con l’equipe poi ripartita con il prezioso dono”.

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