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Venerdì 03 MARZO 2023
Carenza personale. Uil preoccupata per impatto su servizi ma Segnana rassicura 

L’assessore ha rinnovato l’impegno della Giunta a rendere la Provincia più attrattiva per i professionisti sanitari e ha fatto anche nota come il volume di prenotazioni gestite dal Cup passato da 1.118.206 prenotazioni nel 2016 a 1.257.213 nel 2019 fino a 1.173.009, al netto dell’impatto del Covid. Ma Uil Pensionati e Uil Fpl risposte: “Queste sono prenotazioni. Bisognerebbe capire quanto poi sono lunghe le liste d’attesa”

L’Associazione per i diritti agli anziani (Ada), Uil pensionati e Uil Fpl Sanità, del Trentino, hanno incontrato la parte politica per discutere l’annoso problema sulla carenza di personale sanitario, liste di attesa, e la conseguente difficoltà di organizzazione delle strutture ospedaliere. Lo scopo dell’approfondimento, avvenuto la scorsa settimana, è stato quello di mettere a confronto realtà e punti di vista, fra chi rappresenta gli anziani e soggetti fragili nei confronti della politica. A partecipare all’appuntamento c’era l’assessore con delega alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana che, seppur evidenziando che in tema di carenza di personale è un tema nazionale, ha riferito come nel corso del 2022 le prestazioni prenotate sono state circa 1,2 milioni, con un trend in crescita rispetto agli anni precedenti.

L'assessore Segnana nel corso del suo intervento ha poi spiegato come l'analisi dell'andamento della domanda di prestazioni sanitarie è ben evidenziata dal volume delle prenotazioni gestite dal Centro Unico di Prenotazione (CUP), con valori incrementali passati da 1.118.206 prenotazioni nel 2016, 1.257.213 nel 2019. Al netto del periodo Covid, Segnana evidenzia che nel 2022 le prenotazioni sono state 1.173.009, ritornando ad una progressiva ripresa della domanda sui valori pre-Covid. L’assessore alla salute in fine ha assicurato un forte impegno politico sull'attrattività del territorio trentino, sulla formazione di nuovi medici e sull'aumento dei posti nella scuola delle professioni sanitarie. Anche sul fronte della conciliazione famiglia lavoro, da marzo, a seguito dell'accordo tra sindacato e Apss, partiranno anche i part time per i professionisti sanitari.

Se la politica evidenzia un trend di prenotazioni di prestazioni in crescita, dall’altra parte ci sono i sindacati che evidenziano come la carenza dei professionisti della sanità pubblica sia sicuramente una delle concause maggiori dei ritardi che si registrano nelle prestazioni con codici RAO, che invece, dovrebbero essere garantiti in tempi più brevi.

In Trentino si conosce il numero prestazioni prenotate ma non si conoscono i numeri delle liste di attesa e, come evidenziano unitariamente Ada, Uil pensionati e, Uil Fpl Sanità del Trentino, “è prassi nelle strutture sanitarie pubbliche l’attesa di mesi, a volte 5 se non 7-8 mesi, per ottenere visite specialistiche o di controllo, mentre risulta meno da attendere se si ricorre alle prestazioni presso le strutture private presenti sia nel nostro territorio che addirittura in altre regioni. Ergo, ad essere penalizzati da questa situazione sono soprattutto gli anziani e in particolare quelli economicamente più fragili”.

“Bene, benissimo, sapere che nel 2022 sono state prenotate quasi 1 milione e duecento mila prestazioni, male non sapere quanti di questi cittadini le stanno ancora attendendo. Nel vicino Veneto le liste di attesa erano 450mila prestazioni sospese a causa del Covid e dopo un grosso sforzo da parte della Regione sono state recuperate l’83%. delle prestazioni e nella specialistica ambulatoriale addirittura il 100%. Qui in Trentino, nessuno mai ci ha detto a quanto ammontano le liste di attesa e cosa la provincia ha intenzione di fare per combatterle. Di fronte a numeri straordinari ci vogliono iniziative straordinarie, che non ancora una volta ne siamo all’oscuro”, concludono il segretario della UIL Pensionati del Trentino Claudio Luchini e il Segretario della UIL FPL sanità del Trentino Giuseppe Varagone.

Dopo due anni di emergenza sanitaria per i sindacati è giunta l’ora di ripartire dal diritto alla cura dalle persone più fragili e meno abbienti.

Endrius Salvalaggio

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