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Venerdì 03 MARZO 2023
Pa. Cosmed a Zangrillo: “Per risollevare Ssn restituire centralità e dignità al lavoro pubblico”

Incontro oggi tra la Confederazione e il Ministro della Pa. Consegnato un documento con tutte le priorità per contrastare il declino del lavoro pubblico in sanità: “Serve una politica di investimenti con particolare riguardo alla valorizzazione professionale ed economica dei dipendenti e della dirigenza pubblica. È una strada obbligata per la difesa dei servizi e dei diritti fondamentali dei cittadini”. IL DOCUMENTO

Restituire centralità e dignità al lavoro pubblico, costruire una riforma della P.A. che valorizzi le diverse e specifiche funzioni e superare l'amministrazione difensiva. Ma non solo: recuperare una carriera dirigenziale in condizioni di indipendenza e autonomia rispetto ai vertici politici delle Amministrazioni. E poi finanziare e negoziare i contratti senza ritardi, definire una contrattazione decentrata con tempi certi e aumentare i salari per rilanciare la produttività oltre che detassare gli aumenti contrattuali e i salari legati alla produttività. Sono questi i capisaldi della Cosmed messi nero su bianco in un documento consegnato al Ministro della Pa, Paolo Zangrillo in un incontro tenutosi oggi.

“È ormai a tutti evidente la difficoltà per il SSN e per le Istituzioni pubbliche di reperire professionalità e competenze qualificate – si legge nel documento - . I giovani, in particolare, vedono con favore il settore privato e le attività libero professionali. La difficoltà di reperire figure specialistiche alimenta il ricorso ad un mercato di prestatori d’opera estranei al sistema che precarizzano l’organizzazione del lavoro. È noto che l’Italia è agli ultimi posti nell’unione europea per numero di dipendenti pubblici e per l’entità della loro remunerazione. Inoltre l’età media dei pubblici dipendenti è molto elevata e si prospetta una gravissima e imminente ulteriore carenza di personale”.

“La drammatica situazione del SSN – prosegue - ormai chiaramente inadempiente con liste d’attesa inaccettabili, le evidenti difficoltà nell’attuazione del PNRR, il ritardo nell’erogazione dei servizi pubblici richiedono una politica di investimenti con particolare riguardo alla valorizzazione professionale ed economica dei dipendenti e della dirigenza pubblica. È una strada obbligata per la difesa dei servizi e dei diritti fondamentali dei cittadini”.

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