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Venerdì 03 MARZO 2023
Assumere vitamina D riduce il rischio di demenza

La vitamina D riduce e ritarda il rischio di demenza. L’evidenza emerge da uno studio, con un follow up di dieci anni, condotto su oltre 12 mila persone negli USA. L’assunzione della vitamina D è risultata particolarmente efficace nelle donne e nelle persone non portatrici del gene APOEe4, noto fattore di rischio di demenza da Alzheimer

Secondo uno studio su ampia scala condotto negli USA da un team dell’University of Exeter (Regno Unito), assumere vitamina D può aiutare a tenere alla larga la demenza.

Il lavoro del team britannico – pubblicato da Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring – ha valutato la relazione tra integrazione di vitamina D e demenza su più di 12mila persone dello US National Alzheimer’s Coordinating Center che, al momento dell’arruolamento, avevano un’età media di 71 anni e nessuna diagnosi di demenza. Di tutto il gruppo, il 37% prendeva integratori a base di vitamina D.

L’assunzione di questo integratore è risultata associata a un lungo periodo di vita senza demenza e a un 40% in meno di diagnosi di questa patologia. Tra tutti i partecipanti, 2.696 persone sono andate incontro a demenza nel corso del follow up di 10 anni, ma tra questi il 75% non aveva assunto vitamina D, come evidenziato dalla visita precedente alla diagnosi di demenza.

Gli effetti benefici della vitamina D si sono infine rivelati significativamente più elevati nelle donne e nelle persone non portatrici del gene APOEe4, noto fattore di rischio di demenza da Alzheimer.

Fonte: Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring 2023

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