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Mercoledì 08 MARZO 2023
Covid. Una branca dell’indagine si potrebbe spostare a Roma: indagati i tre ex ministri della Salute Speranza, Grillo e Lorenzin

Secondo quanto si apprende e riportato dall’Ansa, gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati a Bergamo gli ex ministri della sanità Speranza, Lorenzin, Grillo e una serie di tecnici del Ministero. I Pm romani ora vaglieranno le posizioni e decideranno se procedere ad una nuova iscrizione anche a Roma.

Una parte degli atti dell’indagine della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid è stata trasmessa alla Procura di Roma per competenza territoriale.

Secondo quanto si apprende e riportato dall’Ansa, gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati a Bergamo gli ex ministri della sanità Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin, Giulia Grillo e alcuni tecnici del Ministero. In totale sono 11 gli indagati presenti nel fascicolo trasmesso a Roma a metà novembre del 2022.

I Pm romani ora vaglieranno le posizioni e decideranno se procedere ad una nuova iscrizione anche a Piazzale Clodio.

La posizione dell'ex ministro Speranza è stata trasmessa al Tribunale dei ministri di Brescia.

I tre ex ministri relativamente al mancato aggiornamento del piano pandemico sono indagati a Bergamo per omissione d'atti.

Speranza sempre a Bergamo risponde anche della mancata attuazione del piano pandemico e per questo la posizione di Lorenzin e Grillo appare più attenuata, conclude l’Ansa.

Nell'atto trasmesso a Roma, riferisce poi l’Adn Kronos, vengono indagati e indicati come «responsabili per i dati falsi comunicati a Oms e Commissione Europea attraverso appositi questionari» l'ex numero due dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Ranieri Guerra e quattro `tecnici´ del ministero della Salute (Claudio D'Amario, Francesco Maraglino, Loredana Vellucci e Mauro Dionisio).

Guerra, riporta sempre l’Adn Kronos, deve rispondere anche del «mancato aggiornamento del piano pandemico e dell'omessa definizione dei piani di dettaglio».

Con lui, riferisce ancora Adn Kronos, sono indagati per rifiuto in atti d'ufficio anche l'allora direttore generale della Prevenzione del Ministero della salute Giuseppe Ruocco e i direttori dell'ufficio 5 che si sono succeduti ossia Maria Grazia Pompa e Francesco Maraglino.

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