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Giovedì 23 MARZO 2023
Veneto. Medici in agitazione, Smi e Snami: “Obbligati a scioperare per farci ascoltare”

Convocata per sabato 25 marzo un'assemblea generale per denunciare “la burocrazia soffocante che toglie tempo all’attività clinica”, gli “errori di programmazione” e “l’eccesso di assistiti per singolo medico non conformi a quanto previso dall'Acn”. E poi la chiusura di sedi di Continuità Assistenziale e “la mancanza di tutele per i medici di famiglia nei casi di malattia, gravidanza, ristoro psicofisico ed accudimento a familiari disabili”. IL MANIFESTO

Minacciano lo sciopero i medici dello Smi e dello Snami del Veneto, contro le condizioni di lavoro non più sostenibili. Sabato 25 marzo 2023 alle ore 9.00 presso il Crowne Plaza di Padova (Limena) è stata convocata anche l’assemblea generale dei medici, indetta per denunciare: “la burocrazia soffocante che toglie tempo all’attività clinica; gli errori di programmazione del numero di sanitari e di organizzazione territoriale; l’eccesso di assistiti per singolo medico non risultano conforme a quanto previso dall'Accordo Collettivo nazionale; le liste d’attesa infinite che inducono i pazienti a rivolgersi al privato; la chiusura di sedi di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), con disagio per la popolazione; la mancanza di tutele per i medici di famiglia nei casi di malattia, gravidanza, ristoro psicofisico ed accudimento a familiari disabili”.

I medici contestano anche il silenzio delle istituzioni. Per questo nelle istanze alla parte pubblica sollecitano il confronto e chiedono, in particolare, “la convocazione del comitato regionale per una seria programmazione in base al nuovo ACN; la convocazione del tavolo regionale per l’informatizzazione, per creare la necessaria rete ospedale e territorio; l’abolizione dei piani terapeutici e delle note Aifa; l’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia da parte del paziente; la garanzia che tutti i pazienti possono fruire di strutture organizzate con personale funzionale per il medico e il paziente con la previsione di investimenti correnti certi da parte della Regione Veneto”.

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