quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 23 MARZO 2023
Lazio. Rocca prepara le nomine in Sanità. Ma sulla Regione lo spettro di un nuovo commissariamento

A due anni dall’uscita del commissariamento, i bilanci della sanità laziale sarebbero tutt’altro che in ordine. Il presidente Rocca ne ha anche parlato in Consiglio Regionale: 200 milioni di debito attuale proiettato al 2023 a oltre 600 milioni. I primi passi per avere chiarimenti dalle Asl sarebbero già stati fatti. A compierli, secondo le indiscrezioni, Andrea Urbani, ex direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute e possibile nuovo Direttore della Sanità del Lazio. Ballano le poltrone dei Direttori generali.

Sono passati solo due anni (seppure difficili, considerata la pandemia) dalla fine del commissariamento della Sanità ma il rischio di finire di nuovo sotto il rigido controllo dei Salute e Mef sembra più concreto che mai per il Lazio. Il neo presidente della Regione, Francesco Rocca, l’ha detto chiaro e tondo nel corso del dibattito in Consiglio regionale sulle sue linee programmatiche: “Oggi noi ci troviamo con 200 milioni di debito proiettato al 2023 a oltre 600 milioni, e con il fatto che con la giustificazione verso l’esterno di aver riportato la sanità in equilibrio in realtà si nascondevano i deficit delle Aziende ospedaliere romane per circa 700 milioni di euro, sacrificando la sanità in provincia”.

Per Rocca “non saranno tutti somari – lo ricordo bene – tutti i direttori generali che sono passati, quindi includendo questi che sono passati negli ultimi dieci anni, ma anche coloro nominati prima. Probabilmente qualcuno di loro avrà pure avuto delle capacità. Eppure, oggi ci troviamo con le due più grandi Aziende ospedaliere che cubano oltre 300 milioni di euro di deficit rispetto a quella che dovrebbe essere una spesa coerente”. Ma “oggi io, se vado in Assessorato alla salute non trovo le cause dei 150 milioni di costi maggiori del Policlinico Umberto I” e “non trovo altrettanto la risposta ai 150 milioni di perdita del San Camillo o ai 70 milioni del San Giovanni, e potrei continuare. Su questo quindi noi faremo la nostra parte” perché, ha detto Rocca più volte nel corso del suo intervento, la sanità “va disciplinata, va governata, ed è quello che ho intenzione di fare”.

A questo scopo il presidente della Regione si starebbe preparando a nominare una squadra in grado di aiutarlo in questo compito. Al Direzione generale della Salute della Regione, secondo quanto scritto da Repubblica, potrebbe andare l’ex direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, Andrea Urbani. Fu peraltro lui, insieme con i dirigenti del Tesoro, a consentire nel 2020 l'uscita dal commissariamento della Sanità del Lazio guidata dall’ex presidente Nicola Zingaretti. La Regione non conferma il suo nome, ma secondo alcune indiscrezioni Urbani avrebbe già preso i primi contatti con le direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio per capire cosa non va. Potrebbe trattarsi di un incarico provvisorio o delle prime mosse in attesa della nomina ufficiale alla guida della Direzione Sanità del Lazio.

Intanto si discute anche delle nuove nomine dei direttori generali delle Asl e Ao. A ballare sarebbero le poltrone di pressoché tutte le Asl e Ao. Secondo quanto riportato da Repubblica, alcune novità potrebbero già essere chiare: Giuseppe Quintavalle si aggiudicherebbe un doppio ruolo, restando alla guida del Tor Vergata ma assumendo anche l’incarico di commissario della Asl Roma 1, la più grande grande che copre l’area del centro della Capitale. L’attuale Dg dell’Ao San Giovanni Addolorata di Roma, Tiziana Frittelli, potrebbe passare alla guida della Asl di Rieti, mentre a Viterbo potrebbe andare l’attuale direttore amministrativo della Asl Roma 2, Egisto Bianconi. Prossimo Dg della Asl Roma 6 potrebbe essere Francesco Marchitelli, attuale direttore amministrativo dell’Aou Mater Domini di Catanzaro. A Maria Paola Corradi, attualmente alla guida dell’Ares 118, potrebbe essere affidato il coordinamento della rete dei Pronto Soccorso in vita del prossimo Giubileo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA