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Giovedì 23 MARZO 2023
Dalle acque di scarico si può monitorare il rischio di diffusione di epidemie

Il costante monitoraggio delle acque di scarico può far emergere segnali precoci circa la diffusione di virus all’interno di una comunità. E’ il risultato cui è giunto il primo studio di epidemiologia basata sulle acque reflue su larga scala nel Regno Unito.

Il monitoraggio di routine delle acque di scarico è uno strumento per raccogliere segnali precoci di eventuali future epidemie di influenza o norovirus. È quanto emerge dal primo studio di epidemiologia basata sulle acque reflue su larga scala nel Regno Unito, coordinato dell’Università di Bath, nel Regno Unito, e pubblicato dal Journal of Hazardous Materials.

Lo studio ha visto gli scienziati dell’Università di Bath, dell’Università di Bangor (Galles) e della UK Heath Security Agency raccogliere campioni di acque reflue da dieci città, per un totale di circa sette milioni di abitanti, con l’obiettivo di valutare marker chimici e biologici di salute, come livelli di pesticidi, farmaci e virus che causano malattie. I campioni sono stati raccolti in ciascun luogo a intervalli orari, nel corso di 24 ore, per essere poi raggruppati e analizzati con la spettrometria di massa. Le analisi hanno permesso anche di capire se i principi attivi farmaceutici erano metabolizzati dall’uomo o se erano stati direttamente gettati nelle acque di scarico; lo stesso è avvenuto per i pesticidi.

Il team è riuscito a rilevare epidemie localizzate di norovirus, Covid-19 e influenza. Dunque, attraverso l’analisi delle acque di scarico su ampia scala si possono evidenziare in anticipo eventuali epidemie a livello di comunità.

Fonte: Journal of Hazardous Materials 2023

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