quotidianosanità.it
Dare gambe ai provvedimenti sulla semplificazione nella pubblica amministrazione e al cosiddetto “Omnibus Sanità” per dare risposte alle problematiche che affliggono l’area della medicina generale. Aprire la discussione sulla necessità di mettere in atto, in accordo con il Ministero della Salute e dell’Università, tutte le strategie utili a inserire il Diploma di Formazione specifica in Medicina Generale in un percorso di studio che, partendo dall’inserimento della specifica disciplina nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, fino alla revisione del percorso post laurea con il consolidamento della formazione lavoro, preservi la specificità del titolo ancorché evoluto in titolo Accademico. Sono queste solo alcune delle indicazioni contenute nella Mozione conclusiva dell’80° Congresso Nazionale del Fimmf riunito a Roma il 25 e il 26 marzo scorsi. Congresso che ha approvato la relazione del Segretario nazionale Silvestro Scotti e, dopo una modifica dello statuto, istituito il Settore Fimmg Pensionati. Nella mozione, si sottolineano positivamente i rapporti continuativi tra la dirigenza apicale della Fimmg con il Ministro della Salute Orazio Schillaci e la sua squadra “per il leale confronto alla ricerca di soluzioni anche attraverso atti legislativi delle varie problematiche che affliggono l’area della medicina generale”, ma si stigmatizza anche l’ennesimo inaccettabile ritardo di pubblicazione dei bandi regionali per il Cfsmg 2023/2026 evidenziando “l’inaffidabilità dimostrata negli anni dalle Regioni nella gestione della formazione in medicina generale, a partire dalla errata programmazione per garantire il ricambio generazionale, fino al costante silenzio in tutto il dibattito sulla necessità di aggiornare i programmi e le modalità formative, compresa la formazione lavoro”. Dal Congresso nazionale della Fimmg, arriva anche il pauso all’approvazione del “Milleproroghe” - che ha consentito di prorogare temporaneamente gli incarichi ai medici di famiglia per garantire la continuità dell’assistenza del cittadino in questo periodo di particolare carenza di medici - e alla App (Anticipo della Prestazione Previdenziale), considerata “come opportunità per consentire un approccio graduale alla professione, anche a vantaggio di una maggiore tutela della genitorialità”. Infine, la Fimmg auspica, alla luce della grave carenza di medici, “che in tempi rapidi si realizzi un’evoluzione normativa per la riduzione delle incompatibilità tra funzioni del medesimo ruolo nella medicina generale, a partire dalla paradossale contraddizione per cui, nonostante la normativa permetta di attribuire incarichi ai medici che frequentano la formazione specifica, un’altra norma impone loro di dimettersi se l’incarico è svolto al momento dell’accesso al corso, salvo la possibilità di concorrere nuovamente dopo l’inizio del percorso formativo”.
stampa | chiudi
Martedì 28 MARZO 2023
80° Congresso nazionale Fimmg. Meno burocrazia e revisione dei percorsi di formazione
Questi alcuni dei punti cardine contenuti nella mozione approvata al Congresso organizzato a Roma il 25 e il 26 Marzo. Dai Mmg il plauso al lavoro svolto con il Ministro Schillaci e la sua squadra “per il leale confronto alla ricerca di alla problematiche che affliggono l’area della medicina generale”. Critici invece verso il ritardo di pubblicazione dei bandi regionali per il Corsi di formazione 2023/2026. Nasce Settore Fimmg Pensionati LA MOZIONE
E.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA