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Venerdì 31 MARZO 2023
Ausl Romagna: “Mancano risorse, il governo decida”

Il dg Carradori: “Siamo tornati al livello di accesso in Ps del 2019, ma con riduzione media del personale del 26%. Non ce l’ho col governo, ma ora ci sono loro: devono decidere se abbassare le tasse a quelli che guadagnano come me oppure se quelli che guadagnano come me devono contribuire solidaristicamente alle spese della sanità pubblica”. 17 mln di prestazioni l’anno, “Tante, occorre personale qualificato”.

Il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori non nasconde che i “problemi ci sono” nella sanità locale. “Siamo tornati al livello di accesso in pronto soccorso del 2019, ma con una riduzione media del personale del 26%”, ha detto nel corso di un dibattito pubblico organizzato il 29 marzo dal Distretto sociosanitario di Riccione.

Il problema non sta nella mancanza di volontà di assumere da parte di Ausl Romagna. Al contrario “i medici da assumere non ci sono sul mercato - ha spiegato -. Da 15 anni il governo non basa la politica sanitaria sui bisogni della popolazione, ma sui quattrini che si vogliono spendere. Si investono 13 miliardi in armamenti e non in formazione dei medici”.

Il direttore generale ha precisato: “Non ce l’ho col governo in carica, ma ora ci sono loro: devono decidere se abbassare le tasse a quelli che guadagnano come me oppure se quelli che guadagnano come me devono contribuire solidaristicamente alle spese della sanità pubblica”.

L’Ausl Romagna produce 17 milioni di prestazioni l'anno per circa un milione e 200mila residenti. “Sono tante – ha concluso Carradori - e per continuare a questi livelli, con almeno 4 o 5 milioni di prestazioni che sono visite e diagnostiche strumentali, abbiamo bisogno di personale qualificato. Senza personale la buona sanità non si fa”.

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