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Martedì 09 OTTOBRE 2012
Intersindacale: "Stop a nuovi tagli alla sanità". Manifestazione nazionale a Roma il 27 ottobre

"Il ventilato ulteriore taglio di 1,5 miliardi a beni e servizi sanitari rafforzerà il processo di indebolimento e frammentazione del Ssn ed aprirà nuovi voragini assistenziali nel sistema sanitario". Così il cartello che riunisce i più importanti sindacati della dirigenza sanitaria pubblica e privata.

"Il Governo ancora una volta, in assoluta coerenza con la politica degli ultimi anni, torna a colpire la sanità limitando ulteriormente il sistema delle tutele dei cittadini".

Questo il commento delle Organizzazioni sindacali dei medici dipendenti e convenzionati, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi del Ssn e della Ospedalità privata accreditata, precari e medici in formazione alle notizie anticipate della stampa sui contenuti della legge di stabilità che sarà esaminata nel pomeriggio dal Consiglio dei Ministri.
Il ventilato ulteriore taglio di 1,5 miliardi a beni e servizi - si legge in una nota - oltre che dimostrare come i tecnici non riescano ad avere altri orizzonti strategici (o forse non vogliono) rafforzerà il processo di indebolimento e frammentazione del SSN ed aprirà nuovi voragini assistenziali nel sistema sanitario.

L’ipotesi poi di abolire l’indennità di vacanza contrattuale e di estendere anche al 2014 il blocco contrattuale - prosegue il comunicato dei sindacati - colpisce i soliti noti, quei dipendenti pubblici che fino ad oggi sono stati utilizzati come un bancomat per il prelievo di denaro dalle loro retribuzioni e come cittadini di serie B per i ripetuti interventi che hanno colpito il loro lavoro ed i loro diritti.

I continui tagli al finanziamento della sanità pubblica, già da sempre sotto la media degli altri Paesi europei, sommati alla progressiva riduzione del finanziamento del fondo delle politiche sociali e all'azzeramento del fondo della non autosufficienza (a fronte di 3 milioni di non autosufficienti censiti) - si legge ancora - hanno progressivamente ristretto la sfera delle tutele rendendo sempre più fragile ed incerto il diritto alla salute e rischiano di negare alla sanità pubblica anche il suo ruolo umanitario di ammortizzatore sociale.

I professionisti della sanità - conclude la nota - non si stancheranno mai di denunciare gli effetti devastanti di una politica economica miope che continua a colpire la sanità ed i cittadini e risponderanno a questi attacchi con una grande manifestazione di piazza il 27 ottobre a Roma per rilanciare con forza il "diritto alla cura e il diritto a curare".
 

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