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Giovedì 13 APRILE 2023
Giornata nazionale donazione e trapianto di organi. Schillaci: “La promozione e la valorizzazione della cultura della donazione, un impegno prioritario”

“La salute è patrimonio di tutti e ciascuno è chiamato a fare la sua parte con fiducia e corresponsabilità, decisori politici, operatori sanitari ma anche i cittadini” ha detto il ministro in occasione dell’evento organizzato oggi al ministero della Salute. E annuncia iniziative negli uffici anagrafici dei Comuni per sensibilizzare i cittadini alla donazione al rilascio o al rinnovo della carta d’identità. Strategica la sinergia con Anci

Iniziative negli uffici anagrafici dei Comuni per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del dono, quando si va allo sportello per il rilascio o il rinnovo della carta d’identità. Rafforzamento della comunicazione sulla cultura del dono, con materiali informativi alle amministrazioni, per un supporto agli operatori nei Comuni, affinché quella del cittadino “sia veramente una scelta consapevole e strategica”. Ma anche collaborazione con le realtà scientifiche, la medicina territoriale, i medici di famiglia, le società degli specialisti “che possono aiutare le persone a cogliere questa opportunità rispondendo alle domande e ai dubbi con semplicità e autorevolezza”.

Queste le strategie che saranno messe in campo nei prossimi mesi per sensibilizzare, rafforzare e incentivare i cittadini alla donazione di organi, illustrate dal ministro della Salute Orazio Schillaci in occasione dell’evento organizzato oggi al ministero della Salute e dedicato alla Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi che si celebra il 16 aprile. Iniziative ha evidenziato il Ministro rafforzate dal “fondamentale contributo delle Associazioni, come Aido, realtà straordinaria che da mezzo secolo portano nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi della vita sociale, il messaggio della cultura del dono e raccontano anche grazie alla testimonianza di tante persone trapiantate, il valore e gli effetti del dono ricevuto”.

Ma in questo scenario, ha detto il ministro, è fondamentale “lo sviluppo di sinergie e alleanze innanzitutto tra le diverse istituzioni sanitarie e non, che concorrono all’organizzazione della rete di donazione e trapianto, in primis il ministero e le Regioni; ma anche e, oggi soprattutto, con i Comuni, luoghi di prossimità presso i quali i cittadini vengono raggiunti dalla richiesta di diventare donatori. In questo senso la collaborazione con Anci è sempre più estesa. E lo slogan “le città del sì” scelto per questa giornata della donazione ne è la chiara testimonianza”.

“Donare gli organi significa donare la vita – ha detto Schillaci – l’Italia dimostra quotidianamente di essere una nazione estremamente generosa. Grazie alla solidarietà degli italiani ogni anno è possibile realizzare quasi 4mila trapianti di organo ma anche più di 20mila trapianti di tessuto e circa mille trapianti di cellule staminali emopoietiche, e quasi tre milioni di trasfusioni. Per oltre 650mila pazienti si tratta di risultati particolarmente significativi raggiunti grazie all’eccellenza del nostro sistema dei trapianti che è sicuramente ai primi posti in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi. Ma soprattutto – ha aggiunto – grazie alla generosità degli uomini e delle donne della nostra nazione. Perché senza donazione, senza solidarietà non può esserci alcun trapianto”

Come rivelano i dati sugli indici del dono, pubblicati dal Centro nazionale trapianti, ha poi ricordato Schillaci: “C’è un’Italia generosa da Nord a Sud che ogni giorno registra il proprio consenso alla donazione degli organi al momento del rinnovo della carta d’identità con quasi due milioni di sì raccolti solo lo scorso anno”.

I numeri parlano però anche di quasi 900mila No alla donazione degli organi, circa il 32%, con un leggero peggioramento rispetto al 2021. Un’opposizione un po' più alta fra i giovanissimi e in crescita tra gli over 70 “nell’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile”.

“Il nostro impegno va proprio in questa direzione – ha quindi rimarcato Schillaci – ossia, sensibilizzare ulteriormente i cittadini perché donare nelle sue molteplici forme è la più alta espressione di altruismo. Un atto consapevole, volontario, anonimo e gratuito. Come sappiamo gli organi tessuti e le cellule staminali emopoietiche non possono essere costruite artificialmente, pertanto per rispondere in modo efficace alle molte richieste dei pazienti in attesa di trapianto è necessario che sempre più persone si rendano disponibili alla donazione, per questo è necessario sviluppare e promuovere campagne informative per sensibilizzare e informare in maniera chiara la popolazione”.

“Ognuno di noi ricordiamolo può salvare delle vite dicendo sì alla donazione” ha aggiunto Schillaci il gesto che più di tutti in assoluto dà concretezza e piena attuazione a questi principi di solidarietà universalità ed equità che da sempre animano il nostro Ssn rendendolo un modello virtuoso nel mondo.

La promozione della cultura della donazione, ha quindi concluso il ministro, “continuerà a essere un impegno prioritario da perseguire non solo in occasione della giornata per la donazione degli organi anche attraverso lo sviluppo di nuovi modelli operativi per la gestione del donatore in tutte le fasi del percorso donativo compreso il follow up dopo la donazione. Sono certo che lavorando in sinergia raggiungeremo ulteriori importanti traguardi”.

E.M.

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