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Lunedì 17 APRILE 2023
Vaccini Covid. Oms conferma efficacia dei richiami contro le diverse varianti Omicron, sia di quelli a mRna che di quelli a vettore virale

Lo ha ribadito il gruppo consultivo tecnico dell'OMS sulla composizione del vaccino COVID-19 (TAG-CO-VAC) che si è riunito il 16 e 17 marzo scorso. A queste conclusioni si è arrivati dopo l’esame degli studi più recenti che hanno messo a confronto le prestazioni delle due tipologie di vaccinazione. I vaccini mRna sembrano però superiori per quanto riguarda le risposte immunitarie cross-reattive alle varianti. IL REPORT.

Il gruppo consultivo tecnico dell'OMS sulla composizione del vaccino COVID-19 (TAG-CO-VAC), riunito il 16 e 17 marzo scorso a Muscat in Oman aveva sostanzialmente uno scopo: rivalutare le evidenze scientifiche sulle prestazioni dei vaccini COVID-19 aggiornati che incorporano lignaggi discendenti di Omicron (BA.1 e successivi lignaggi) come dose di richiamo.

Per emettere il suo verdetto sull’efficacia dei nuovi vaccini “arricchiti” dei vari lignaggi della variante Omicron gli esperti dell’Oms avevano a disposizione gli ultimi studi epidemiologici osservazionali pubblicati sulle stime dell'efficacia assoluta e relativa dei vaccini contro le diverse varianti utilizzati come dose di richiamo contro malattie sintomatiche e gravi; i dati di laboratorio sull'entità e l'ampiezza delle risposte immunitarie cross-reattive contro varianti SARS-CoV-2 precedenti e circolanti indotte da vaccini mRNA contenenti BA.1 o BA.4/5, rispetto ai vaccini tradizionali a vettore virale (index virus-based) usati come dose di richiamo e infine una serie di studi di laboratorio e dati osservazionali sulle risposte della memoria immunitaria per valutare l'impatto dell'esposizione ripetuta all'antigene sull'immunità e sulla protezione indotte dal vaccino.

Sulla base di tutti questi elementi gli esperti Oms sono quindi arrivati alle seguenti conclusioni:

Ulteriori raccomandazioni su eventuali aggiornamenti saranno emesse dal TAG-CO-VAC solo dopo la prossima riunione prevista a maggio 2023.

Gli esperti hanno poi ribadito la necessità di un ulteriore sviluppo di vaccini che migliorino l'immunità della mucosa per aumentare la protezione contro l'infezione e la trasmissione di SARS-CoV-2.

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