quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 12 OTTOBRE 2012
I precari dell'Iss. La risposta di Enrico Garaci



Gentile Direttore,
l’attuale DPCM di cui parla il coordinamento dei co.co.co. è l’ultimo atto di un processo di politica di stabilizzazione del precariato in ISS avviata da dieci anni e grazie alla quale, anche attraverso pubblici concorsi, si è riusciti ad assumere circa oltre 500 unità di personale attraverso contratti a tempo indeterminato e circa 400 a tempo determinato.
Grazie a queste politiche in questi anni il fenomeno del precariato in ISS si è drasticamente ridotto fino a contare poche decine di co.co.co. 
 
l’Istituto Superiore di Sanità è tuttavia consapevole dell’importanza di continuare il processo di regolarizzazione nonostante il nuovo quadro normativo di riferimento, con il taglio del 10% nella pianta organica in base al criterio della spending review, non renda agevole questo processo. 
Tutto questo, infatti, ha disegnato un quadro in cui le assunzioni diventano possibili esclusivamente nel limite del 20% del turn over.
A soffrire di questa situazione è anche la ricerca italiana che dispone della metà dei ricercatori rispetto a paesi come Francia e Germania e che in queste condizioni perde di competitività anche a livello internazionale.
 
La diminuzione dei tagli agli enti di ricerca e l’aumento delle unità di assunzione in base al turn –over potrebbero certamente rappresentare, come sottolineato dalla Conferenza dei Presidenti degli Enti di Ricerca, un incoraggiamento a invertire questa linea di tendenza che sacrifica ricerca e innovazione.
 
Enrico Garaci
Presidente Istituto superiore di sanità
 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA