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Mercoledì 26 APRILE 2023
Anche il benessere organizzativo è fattore determinante per frenare fuga da Ssn



Gentile Direttore,
ho letto con attenzione, ed ho molto apprezzato l’articolo di Domenico Della Porta, Referente Salute e Sicurezza sul Lavoro di Federsanità.

Il clima organizzativo è entrato a far parte della cultura gestionale già da tempo nel mondo delle imprese con la consapevolezza che il benessere del fattore umano è componente imprescindibile del sistema lavoro in tutte le sue articolazioni.

Senza voler delineare una scala di priorità, certamente il mondo lavorativo collegato all’erogazione dei servizi e nello specifico l’erogazione di prestazioni sanitarie finalizzate alla prevenzione e cura della salute dei cittadini, risente in maniera preponderante del clima organizzativo e del benessere ad esso collegato presente nelle aziende.

In questo senso, la pandemia ci ha fornito elementi di riflessione e di azione importanti.

Lo stress al quale sono state sottoposte tutte le strutture sanitarie, dalle Direzioni Generali e strategiche, ai singoli operatori sanitari, ha dimostrato, semmai ce ne fosse stato bisogno, quanto il benessere organizzativo incide sull’efficacia delle risposte.

Già il Decreto Legislativo 626/94 aveva posto l’attenzione sugli aspetti specifici del benessere organizzativo.

Dobbiamo all’Accordo quadro europeo del 2004, la definizione dello stress lavoro-correlato (Slc) quale "condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro".

C’è però voluta la modifica contenuta nell’art. 28 del D.Lgs. n. 81/08 per inglobare, compiutamente, lo stress lavoro-correlato ed il rischio psico-sociale nella normativa italiana.

Su queste premesse, la nostra Società Scientifica, ha elaborato e registrato uno strumento di intervento basato sulle linee contenute nel documento della “European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions (Eurofound)” che ha proposto una guida per piccole e medie imprese su cause, effetti e prevenzione dello stress da lavoro e del rischio psicosociale, da cui sono tratte quattro checklist, ognuna con uno specifico campo d’indagine.

La nostra Società Scientifica, Form-Aupi, ha adattato questo strumento alla realtà nazionale ed è stato utilizzato anche in alcune realtà organizzative sanitarie pubbliche.

Siamo fermamente convinti che l’attenzione posta da Federsanità su questo tema sia di straordinaria importanza per una reale ripresa dell’assistenza sanitaria pubblica.

Il benessere organizzativo, insieme agli aspetti economici, è il fattore determinante la fuga dei medici e degli altri professionisti dal servizio sanitario pubblico. Il ruolo rivestito, il riconoscimento economico e sociale insieme al benessere organizzativo possono svolgere una funzione importante relativamente all’attrattività del servizio pubblico.

Mario Sellini
Presidente Form-AUPI

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