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Venerdì 12 OTTOBRE 2012
Artrite: 250 mila donne colpite già a 35 anni

Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Malato Reumatico. Onda l’ancia allarme sul dolore cronico e sugli aspetti sociali e psicologici del disturbo. Rinunciare alla maternità e alla sessualità, svegliarsi con rigidità e funzionalità compromesse sono le conseguenze più frequenti.

Circa 350mila diagnosi di artite in Italia, di cui il 75% fra la popolazione femminile tra i 35 e i 50 anni. Si rinuncia alla maternità e alla sessualità, ci si sveglia con rigidità e funzionalità compromesse, e si impara a convivere con il dolore cronico già a 35 anni. Ma i pazienti non dovrebbero essere lasciati a loro stessi e alla rassegnazione, bensì aiutati. Per questo, in occasione della Giornata Mondiale del Malato Reumatico, che si celebra oggi, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda), chiede più attenzione sul dolore cronico e sugli aspetti sociali e psicologici del disturbo.

“Oggi Onda – ha affermato la presidente, Francesca Merzagora –si unisce all’impegno di sensibilizzazione verso una maggiore conoscenza e informazione sull’artrite reumatoide e le malattie reumatiche in genere. Vi è infatti la diffusa ed errata convinzione che essa colpisca soltanto la popolazione fra i 51 e i 70 anni o addirittura solo gli ultrasettantenni. In realtà essa si estende già a partire dai 35 anni, con picchi fra 40 e i 60 anni, interessando prevalentemente le donne con circa il 75% di diagnosi, ma non ne sono esclusi neanche i giovani e i bambini molto piccoli.  Ci auguriamo – ha concluso la presidente di Onda - che l’impegno della ricerca possa contrastare lo sviluppo della malattia, le cui cause non sono ancora note, e far fronte al dolore con terapie innovative e mirate al miglioramento della qualità di vita, reso possibile anche grazie al supporto di Anmar e di tutte le Associazioni di pazienti che ogni giorno sono vicine ai malati e ai loro famigliari”.
 

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