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Mercoledì 03 MAGGIO 2023
Rinnovo Ccnl Misericordie. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl: “Al via azioni di protesta su tutto il territorio nazionale” 

Questo l’annuncio dopo il mancato Accordo al Ministero del Lavoro sul rinnovo contrattuale del personale impiegato nei servizi di emergenza urgenza. “Occorre aggiungere la palese disparità di trattamento, a parità di mansioni, che il mancato accordo del Ccnl genera tra i lavoratori Misericordie e lavoratori impiegati nel servizio di emergenza urgenza di Croce Rossa Italiana e Anpas”

“Dopo mesi di trattative, avendo appreso per le vie brevi della decisione di Misericordie di non procedere alla sottoscrizione del Ccnl Anpas-Misericordie, abbiamo ritenuto necessario procedere all’indizione dello Stato di Agitazione di tutto il personale coinvolto richiedendo al Ministero del Lavoro una convocazione urgente per esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione che purtroppo il 2 Maggio si è concluso negativamente registrando l’impossibilità di pervenire ad una soluzione a tutela dei lavoratori e lavoratrici impiegati nei servizi di emergenza urgenza”.

Lo comunicano in una nota Michele Vannini della Cgil Fp, Franco Berardi della Cisl Fp e Domenico Proietti della Uil Fpl.

“Riteniamo grave – proseguono i sindacalisti - la scelta della Confederazione delle Misericordie di non rispondere alle legittime attese dei lavoratori del settore che sono stati in prima linea durante la pandemia e ancora oggi con grande abnegazione continuano il loro operato a tutela dell’utenza fragile del paese. A questo occorre aggiungere la palese disparità di trattamento, a parità di mansioni, che il mancato accordo del Contratto Collettivo Nazionale genera tra i lavoratori Misericordie e lavoratori impiegati nel servizio di emergenza urgenza di Croce Rossa Italiana e Anpas”.

“Per questo – concludono – ritenendo la decisione di Misericordie lesiva della dignità di queste lavoratrici e questi lavoratori, predisporremo sin dai prossimi giorni su tutto il territorio nazionale, regione per regione, le azioni di protesta contro questa Associazione, partendo dai presidi/assemblee sino allo sciopero”.

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