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Mercoledì 03 MAGGIO 2023
Pillola contraccettiva gratuita. Governo: “Aifa dovrà valutare che non concorra alcuno sfondamento del tetto della spesa farmaceutica”

Il Consiglio d'amministrazione dell'Ente regolatorio dovrà valutare la questione della compatibilità della tenuta finanziaria delle scelte operate nel settore farmaceutico per l'impatto sulla relativa spesa a carico del Fondo sanitario nazionale, stimato in 140 milioni di euro. Dovrà quindi assicurare che l'indicazione pervenuta dal Cpr di renderla gratuita per tutte le donne non comporti uno sforamento del tetto della spesa farmaceutica. A spiegarlo il ministro per i Rapporti con il Parlamento rispondendo ad un'interrogazione di AVS.

Il Consiglio di Amministrazione dell'Aifa dovrà garantire che la gratuità della pillola anticoncezionale per tutte le donne non comporti uno sforamento del tetto della spesa farmaceutica. A spiegarlo è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, rispondendo oggi pomeriggio alla Camera per conto del titolare della Salute Orazio Schillaci ad un'interrogazione sul tema presentata da Luana Zanella (AVS).

"L'Aifa sin dal 2003 - ha ricordato Ciriani - opera nell'ambito dell'autonomia ad essa riconosciuta e nel rispetto dell'autonomia della Commissione Tecnico Scientifica (Cts) e del Comitato Prezzi e Rimborso (Cpr), che svolgono le funzioni consultive prescritte dalle disposizioni vigenti. Alla luce delle considerazioni generali e di contesto svolte, emerge con ogni evidenza che in ordine alla questione in esame non vi sono profili di diretta competenza del Ministro della salute, che ha, tuttavia, provveduto ad acquisire elementi informativi dall'Aifa".

Malgrado l'efficacia e il favorevole rapporto rischi-benefici, ha rimarcato Ciriani, "ineludibile appare, tuttavia, anche in relazione alle attribuzioni del Ministro dell'economia e delle finanze, la questione della compatibilità della tenuta finanziaria delle scelte operate nel settore farmaceutico per l'impatto sulla relativa spesa a carico del Fondo sanitario nazionale, stimato in 140 milioni di euro. In conclusione, le valutazioni e gli approfondimenti che il Consiglio di amministrazione dell'Aifa è chiamato a svolgere in questi giorni - nel rispetto delle funzioni e prerogative allo stesso attribuite dal vigente ordinamento - sono finalizzati a garantire che la scelta tecnica operata dalle Commissioni consultive sia in linea con il tetto programmato della spesa farmaceutica e non concorra ad alcuno sfondamento del medesimo", ha concluso Ciriani.

L’intervento integrale del Ministro Ciriani

Grazie, signor Presidente. Colleghi deputati, rispondo all'interrogazione presentata sulla base anche degli elementi che mi ha fornito il Ministro della Salute che, purtroppo, è impossibilitato a partecipare alla seduta odierna.

In via preliminare, nell'esame del merito della questione posta, si osserva che l'AIFA, sin dal 2003, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto-legge n. 269 del 2003, opera nell'ambito dell'autonomia ad essa riconosciuta e nel rispetto dell'autonomia della commissione tecnico-scientifica e del comitato prezzi e rimborsi che svolgono le funzioni consultive prescritte dalle disposizioni vigenti.

Alla luce delle considerazioni generali di contesto svolte, emerge con ogni evidenza che, in ordine alla questione in esame, non vi sono profili di diretta competenza del Ministro della Salute che ha, tuttavia, provveduto ad acquisire elementi informativi da parte dell'AIFA.

A fronte dell'importanza sociale della procreazione consapevole, soprattutto in alcune fasce di età e in alcune fasce di condizione socio-economica e sulla base delle istanze pervenute all'Agenzia da parte delle aziende produttrici dei farmaci in esame, la commissione tecnico-scientifica e il comitato prezzi e rimborsi hanno ritenuto di formulare un parere favorevole all'ammissione alla rimborsabilità dei contraccettivi orali. Ciò in ragione del livello di efficacia e del profilo beneficio/rischio favorevole, confermati dalle evidenze scientifiche disponibili, nonché dall'esperienza acquisita dalla pratica clinica. L'AIFA ha precisato che il parere della commissione si riferisce esclusivamente ai contraccettivi cosiddetti daily.

Ineludibile appare, tuttavia, anche in relazione alle attribuzioni del Ministero dell'Economia e delle finanze, la questione della compatibilità della tenuta finanziaria delle scelte operate nel settore farmaceutico per l'impatto sulla relativa spesa a carico del Fondo sanitario nazionale, come ricordava anche l'interrogante, stimato in circa 140 milioni di euro.

In conclusione, le valutazioni e gli approfondimenti che il consiglio di amministrazione dell'AIFA è chiamato a svolgere in questi giorni, nel rispetto delle funzioni e prerogative allo stesso attribuite dall'ordinamento, sono finalizzati a garantire che la scelta tecnica operata dalle commissioni consultive sia in linea con il tetto programmato della spesa farmaceutica e non concorra ad alcun sfondamento del medesimo.

La replica di Luana Zanella (AVS). Grazie, Presidente. Ci viene comunicato or ora che non c'è stata un'assunzione di responsabilità da parte del Governo e che, quindi, non è stata effettuata una scelta tale da garantire la gratuità degli anticoncezionali. Ritengo che questo sia un vero attacco alla salute e alle donne stesse. Infatti, il Governo deve garantire la copertura finanziaria dei 140 milioni necessari. Allo stato attuale, le donne spendono ben 230 milioni in contraccettivi. E non nascondo nemmeno la preoccupazione rispetto alla decisione definitiva del consiglio di amministrazione dell'AIFA, perché sappiamo che è in corso la riforma della governance di questa importante istituzione. Quindi, non vorrei che anche questo fosse un ostacolo alla definizione definitiva.

Tornando al Governo, io ritengo, noi riteniamo indispensabili le misure per affrontare il problema della salute sessuale e riproduttiva delle donne attraverso l'implementazione della rete dei consultori su tutto il territorio in modo omogeneo - per essere vicini alle donne che hanno bisogno di avere uno specialista che le indirizzi anche nella scelta del contraccettivo - e, soprattutto, un'informazione e una formazione delle giovani donne che hanno bisogno di avere un rapporto ravvicinato continuo con chi le consiglia rispetto a questa importante decisione.

Ultima cosa: informazione e formazione d'accordo, ma anche innovazione. Anche mentalmente bisogna orientarsi un po' - e chiudo, Presidente - perché della contraccezione maschile non si parla mai e siamo veramente alle calende greche come ricerca e anche come proposta politica e istituzionale. Infatti, anche gli uomini possono essere oggetto di contraccezione o, meglio, soggetto di contraccezione.

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