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I progressi proseguono, ma il rischio di diffusione internazionale del poliovirus rimane ancora un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. E’ quanto è stato sancito all’unanimità durante la trentacinquesima riunione del Comitato di emergenza ai sensi del Regolamento sanitario internazionale (2005) sulla diffusione internazionale del poliovirus, convocata dal Direttore generale dell'OMS nel mese di maggio. Il consesso ha raccomandato l'estensione delle Raccomandazioni temporanee per altri tre mesi. Il Comitato di emergenza ha esaminato i dati sul poliovirus selvaggio (WPV1) e sui poliovirus circolanti derivati da vaccino (cVDPV) nel contesto dell'obiettivo globale di eradicazione del WPV e cessazione delle epidemie di cVDPV2 entro la fine del 2023. Sono stati ricevuti aggiornamenti tecnici sulla situazione nei seguenti paesi: Afghanistan, Benin, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Indonesia, Pakistan e Somalia. In Pakistan, il comitato ha osservato che dall'ultima riunione si è verificato un nuovo caso di WPV1 con insorgenza il 20 febbraio 2023, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa (KP), il primo caso dal 15 settembre 2022. Ci sono stati tre campioni positivi di sorveglianza ambientale nel 2023, due in Punjab e uno in KP, il campione positivo più recente è stato raccolto il 21 febbraio 2023. Due di questi tre rilevamenti di erano collegati a virus circolanti in Afghanistan. In Afghanistan non sono stati segnalati casi nel 2023, con l'ultimo caso verificatosi il 29 agosto 2022. Tuttavia, nel 2023 sono stati rilevati 18 campioni ambientali positivi, tutti nella regione orientale, tre da Kunar e 15 da Nangarhar. Sebbene il numero di campioni positivi in Afghanistan sia stato di 18 nel 2023 fino ad oggi rispetto ai 22 del 2022, ciò è stato in parte dovuto a una sorveglianza più intensa nel paese, con un numero maggiore di siti campionati e una maggiore frequenza dei test. Tutto questo sembra segnalare un notevole progresso nella lotta alla poliomielite e sebbene tutte le aree di entrambi i paesi siano completamente accessibili durante i turni di immunizzazione, ci sono aree di insicurezza e rifiuto del vaccino, con un alto numero di bambini a dose zero nella regione meridionale. L'Afghanistan ha aumentato il numero di operatori in prima linea per facilitare l'accesso alle famiglie. I prossimi sei mesi saranno un'opportunità fondamentale per interrompere definitivamente la trasmissione endemica del WPV1, riporta l’OMS. Non sono stati segnalati nuovi casi nell'epidemia di WPV1 nell'Africa meridionale, con il caso più recente il 10 agosto 2022 in Mozambico. Non ci sono stati nuovi casi di WPV1 in Malawi e sono trascorsi ormai più di 16 mesi da quando un singolo caso è stato rilevato in questo Paese. Tuttavia, il comitato ha osservato che le valutazioni della risposta alle epidemie condotte a ottobre in Malawi e a novembre in Mozambico per esaminare i progressi, hanno concluso che la trasmissione in corso non può essere esclusa in nessuno dei due paesi, a causa delle lacune nella sorveglianza della poliomielite e della copertura non ottimale nelle campagne di immunizzazione. Il target della campagna è stata inferiore all'obiettivo del 90% in Malawi, Mozambico, Zambia e Zimbabwe. A livello globale, rimangono solo tre ceppi genetici di WPV1, una notevole riduzione rispetto alla diversità genetica del virus, che indica come le catene di trasmissione siano state ridotte a due nei restanti paesi endemici Pakistan e Afghanistan e uno in Africa.
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Lunedì 15 MAGGIO 2023
Comitato emergenza Oms su polio: progressi verso eradicazione proseguono, ma resta emergenza sanitaria pubblica internazionale
Il Comitato di emergenza ha esaminato i dati sul poliovirus selvaggio (WPV1) e sui poliovirus circolanti derivati da vaccino (cVDPV) nel contesto dell'obiettivo globale di eradicazione del WPV e cessazione delle epidemie di cVDPV2 entro la fine del 2023. Sono stati ricevuti aggiornamenti tecnici sulla situazione nei seguenti paesi: Afghanistan, Benin, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Indonesia, Pakistan e Somalia.
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