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“Il confronto tra il mese di aprile del 2018 e lo stesso periodo del 2023 – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – restituisce un quadro con diversi indicatori in miglioramento rispetto a cinque anni fa. Parliamo di tempi d’attesa che possono e devono essere migliorati ancora, ma il trend che registriamo oggi, specie se si considera il peso che ha avuto la pandemia sul nostro sistema sanitario, ci dice che il lavoro e gli sforzi fatti vanno nella direzione giusta. Ritengo, inoltre, sia doveroso nei confronti dei cittadini fare un’operazione di verità e chiarezza sul tema delle liste d’attesa in Sardegna. Affermare, come è stato fatto, che occorrono 12 anni per le prestazioni oncologiche, 11 anni per quelle ematologiche o 10 anni per quelle di neuropsichiatria non solo non corrisponde al vero, ma è da irresponsabili: dati palesemente abnormi che potrebbero essere considerati perfino ridicoli se di mezzo non ci fossero le preoccupazioni e la salute delle persone, e questo è inaccettabile”. Nell’Isola, nello specifico, si riducono i tempi d’attesa per le prime visite di chirurgia vascolare (28 giorni in media ad aprile 2023, contro gli 84 registrati nello stesso periodo del 2018), oculistica (73 giorni contro 119), ginecologia (19 contro 36) e urologia (101 giorni nel 2023 contro 111 del 2018). Trend positivo anche sulle attese per gli esami strumentali, si passa così dai 192 giorni d’attesa che risultavano necessari per una mammografia nel 2018 ai 118 del 2023 per una mammografia monolaterale, che si riducono ulteriormente a 79 per l’esame bilaterale. Nelle diverse tipologie di esame con la tac la performance migliore la registra quella al torace (in media necessari 19 giorni, o 37 se con contrasto, contro i 90 giorni del 2018). In calo i tempi d’attesa anche per le tac all’addome superiore (dove oggi i giorni necessari per la prestazione sono in media 26, contro i 68 del 2018), tac all’addome inferiore (mediamente 19 giorni necessari ad aprile 2023 contro 76 giorni del 2018) e tac addome completo (33 giorni contro 96 del 2018). Per una risonanza magnetica del tronco encefalico i tempi d’attesa passano in media dai 127 giorni del 2018 ai 99 registrati ad aprile, 99 giorni necessari anche per una risonanza magnetica all’addome inferiore (occorrevano mediamente 107 giorni nel 2018). Per gli esami ecografici la riduzione più sensibile si rileva per l’esecuzione dell’ecografia alla mammella, 72 in media i giorni necessari (48 se monolaterale) contro i 107 del dato 2018. “Per contro – precisa l’assessore Doria – registriamo alcune performance in peggioramento rispetto a cinque anni fa. È il caso, ad esempio, delle prime visite di endocrinologia (144 giorni l’attesa media nel 2023, contro i 108 del 2018), neurologia (91 giorni contro 60 di cinque anni fa), ortopedia (69 giorni contro 37), otorino (60 contro 35), dermatologia (137 giorni contro 48), gastroenterologia (182 giorni contro 88). Non a caso queste prestazioni sono riconducibili a specialità di cui è rimasta una sola scuola in tutta la Sardegna. Un aspetto su cui stiamo già intervenendo e che ci ha spinto a stanziare risorse ad hoc per potenziare la formazione dei medici di cui oggi registriamo le carenze più forti”. (vm)
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Mercoledì 17 MAGGIO 2023
In Sardegna si riducono i tempi d’attesa sulla maggior parte delle prestazioni sanitarie erogate nell’Isola
L’assessore: “Parliamo di tempi d’attesa che possono e devono essere migliorati ancora, ma il trend che registriamo oggi, specie se si considera il peso che ha avuto la pandemia sul nostro sistema sanitario, ci dice che il lavoro e gli sforzi fatti vanno nella direzione giusta”.
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