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Giovedì 18 MAGGIO 2023
Giornata mondiale patologie eosinofile. Monumenti del mondo illuminati di magenta

Dalle Cascate del Niagara al Castello di Bracciano, su iniziativa delle Associazioni di pazienti di Spagna, Italia,  Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. Al via la campagna di sensibilizzazione con eventi e consulenze gratuite in numerosi centri distribuiti su tutto il territorio. Giodice (Eseo Italia): “La condivisione e la collaborazione sono una ricchezza che può dare origine a tanti benefici”.

Si celebra oggi il World Eosinophilic Deseases Day, Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa, giunta al secondo anno, darà il via alla Settimana di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, che inizia oggi e si conclude il 22 maggio con l’European EoE Day. Tante le iniziative di sensibilizzazione organizzate in tutto il mondo, con l’illuminazione di magenta di diversi monumenti simbolo del patrimonio artistico e culturale. Dal Dublin Link Bridge alle cascate del Niagara, dal Fore River di Quincy al King and Queen Buildings di Atlanta, Governor's Mansion della Louisiana al Baton Rouge e alla Maryland Government House, tutti questi monumenti e tanti altri si accenderanno di magenta per ricordare l’importanza del sostegno per la cura e la ricerca sulle malattie eosinofile, caratterizzate da un’iperproduzione di granulociti eosinofili che si accumulano nei tessuti, provocando la presenza di infiltrati a carico degli organi.

Gli eosinofili sono globuli bianchi (leucociti) chiamati fisiologicamente in causa in presenza di infezioni e infestazioni parassitarie per debellare i germi. In presenza di patologie eosinofile questo meccanismo si attiva, invece, in maniera patologica e gli eosinofili aggrediscono i tessuti sani degranulando e rilasciando una sostanza tossica, la proteina cationica eosinofila (PCE), che provoca l’infiammazione dei tessuti coinvolti e, in assenza di un tempestivo trattamento terapeutico, il danno d’organo.

In occasione della Giornata mondiale, in Italia, Eseo (Associazione di famiglie contro l'esofagite eosinofila) ha promosso iniziative ed eventi su tutto il territorio. Ad illuminarsi di magenta, da nord a sud, saranno il Castello di Pavone Canavese (Torino), la Rocca di Cento (Ferrara), il Castello Odescalchi di Bracciano (Roma), il Teatro Massimo di Palermo. Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi, locandine, messaggi su canali social e consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici per sensibilizzare le Istituzioni e la popolazione sulle istanze e sulle necessità ancora non soddisfatte dei pazienti affetti da esofagite eosinofila e patologie gastrointestinali eosinofile (in Italia si stima tra i 25.000 e i 60.000 casi), dei loro caregiver.

Il 20 maggio, dalle ore 16, a Bracciano (Roma), nella splendida cornice del Castello Odescalchi, un convegno scientifico-istituzionale che coinvolgerà pazienti, medici, ricercatori e altri stakeholder.

“L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile - afferma Roberta Giodice, presidente dell’Associazione Eseo Italia - nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito la Settimana delle patologie eosinofile”.

“I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – continua Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine”.

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