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Lunedì 22 MAGGIO 2023
Quali interventi per rilanciare il Ssn? Marzi (Valle D’Aosta): “Fondamentale valorizzare i professionisti” 

La Regione Valle D’Aosta è già impegnata su questo fronte, sia come strumento contro la carenza di personale, sia allo scopo di ottimizzare l’organizzazione e i servizi. “Potenziare la risposta territoriale e recuperare personale ospedaliero permetterà di risolvere a domicilio e sul territorio un maggior numero di fabbisogni e quindi di alleviare la forte pressione sul Pronto Soccorso”, spiega l’assessore. Su questo campo si gioca anche la lotta alle liste d’attesa.

“La carenza di personale e di professionisti a tutti i livelli del mondo della sanità è un tema divenuto vera e propria emergenza a livello locale e nazionale. Da parte nostra intendiamo proseguire e rafforzare le azioni di attrattività già avviate, sia verso il personale dipendente dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, sia verso quello in rapporto di convenzione (MMG, PLS e specialisti ambulatoriali) e ciò, sia potenziando le norme sulla libera professione aziendale e rendendo professionalmente ancor più attrattivo il nostro ospedale per le professioni mediche e per tutte le figure che vi operano, sia procedendo con la riorganizzazione e il potenziamento dell’assistenza territoriale e, quindi, con un necessario aggiornamento degli Accordi Integrativi Regionali della medicina convenzionata. Potenziare la risposta territoriale e recuperare personale ospedaliero permetterà di risolvere a domicilio e sul territorio un maggior numero di fabbisogni e quindi di alleviare la situazione di forte pressione sul Pronto Soccorso, nonché di aumentare i posti letto disponibili in ospedale”. Così l’assessore alla Salute della Valle D’Aosta, Carlo Marzi, risponde a Quotidiano Sanità in merito agli interventi più utili a rilanciare il Ssn.

Focalizzandosi sugli sforzi compiuti in Valle D’Aosta, Marzi spiega che “sono molteplici le azioni messe in campo per il reclutamento del personale. L’Azienda USL, da settembre 2022 a oggi, ha complessivamente bandito 25 concorsi in molteplici discipline finalizzati a poter coprire l’intero nostro fabbisogno ed ha stipulato un primo Accordo Integrativo Regionale che prevede specifici riconoscimenti economici ai medici convenzionati che già operano o che avviano l’attività negli ambiti territoriali che sono individuati dall’Azienda USL come temporaneamente disagiati o che prestano servizio presso comuni definiti disagiati o disagiatissimi, per favorire le sostituzioni dei medici non più presenti a causa di dimissioni, spostamenti o pensionamenti. È stata inoltre autorizzata la possibilità di innalzamento delle scelte per ogni singolo medico, elevando sino a 1.800 il numero massimo di 1.500 assistiti stabilito a livello nazionale, in modo da consentire la scelta del medico a tutti gli assistiti e, con un secondo Accordo, si sono agevolati i medici nella frequenza dei corsi di formazione specifica, rendendo compatibile la frequenza delle ore di tirocinio con l’accettazione di incarichi di Medici di medicina generale anche sino a 1.000 assistiti”.

“Insieme all'Ausl – fa sapere ancora - stiamo rivolgendo ogni tipo di attenzione economica e organizzativa per ottimizzare e valorizzare a livello professionale e lavorativo prima di tutto il nostro personale in attività, per l'ottimo lavoro che ha svolto e che sta svolgendo, e a seguire reclutare e attrarre altri professionisti nella nostra Valle. Parallelamente, è vitale intervenire sui tre biglietti da visita della sanità valdostana oggi in difficoltà: le liste di attesa, il pronto soccorso e l’emergenza e la medicina del territorio, a partire da medici e pediatri di famiglia”.

A questo proposito l’assessore fa sapere che “dal prossimo mese di giugno saranno attive liste di attesa definite “di galleggiamento” che garantiranno sin da subito la pronta presa in carico della persona in condizioni di disagio, che deve sentirsi in qualche modo accolta e monitorata. Con l’azienda USL stiamo inoltre operando secondo indicazioni condivise per ridurre i tempi di attesa e la permanenza in Pronto Soccorso, velocizzando soprattutto la presa in carico dei pazienti che, non richiedendo prestazioni polispecialistiche, non devono necessariamente permanere molte ore in attesa”.

“La storica presenza di un unico Ospedale in regione, che nel momento drammatico della pandemia ha reso problematica la gestione in un territorio complesso come quello valdostano, ci porta sempre più sul territorio a collaborare con i medici e i pediatri e a riorganizzare e diffondere i presidi di medicina, come previsto dal Piano per la salute e il benessere sociale che è in itinere e dalla programmazione regionale”, spiega ancora Marzi.

“In questo senso – prosegue -, grazie all’impegno quotidianamente profuso ad oggi copriamo totalmente le necessità assistenziali in tutti gli Ambiti di scelta sull’intero territorio regionale: ogni assistito ha quindi la possibilità di scegliere il proprio medico di medicina generale. È un grande risultato, in quanto nell’autunno scorso erano oltre 6.000 gli assistiti che non avevano i presupposti per scegliere il proprio medico di famiglia. Parallelamente, anche la situazione dei Pediatri di Libera Scelta vede ad oggi sempre garantita la libera scelta del servizio per tutti i giovani sino all’età di 14 anni. Ricordo che mentre a livello nazionale il servizio è garantito fino al compimento del sesto anno di età, in Valle d’Aosta è stato fatto lo sforzo di garantirlo comunque fino all’età di 14 anni”.

L’assessore alla Salute della Valle D’Aosta riferisce poi che “è oramai in dirittura di arrivo la progettazione dell’ampliamento del nuovo Ospedale regionale, che consentirà una riorganizzazione e un ammodernamento complessivo del servizio sanitario, per la realizzazione del quale la Giunta regionale ha previsto di assicurare la necessaria dotazione finanziaria che dovrà essere approvata con atto del Consiglio regionale. Sempre in tale ottica, è stata recentemente approvata la progettazione esecutiva di un Ospedale di comunità, per un investimento di circa 1,9 milioni di euro, e sono in programmazione altre strutture dirette alla copertura assistenziale sul territorio regionale”.

“Il messaggio finale che mi sento di diffondere – conclude Marzi - è che stiamo lavorando tutti insieme per migliorare il clima aziendale e il benessere lavorativo del nostro servizio sanitario regionale, creando percorsi di sviluppo professionale adeguati per chi già lavora con noi. La Valle d’Aosta è una stupenda regione di montagna con un territorio che ha tutte le potenzialità per accogliere in un ambiente favorevole anche chi giungerà da fuori Regione per cercare o proseguire al meglio il proprio impegno professionale: su questo abbiamo le carte in regola, e le utilizzeremo fino in fondo e al meglio delle nostre possibilità”.

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