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Lunedì 22 MAGGIO 2023
Ospedale di Cattinara, qualcuno ha valutato l‘impatto idrogeologico? 



Gentile Direttore,
dinnanzi all’ultimo disastro in Emilia-Romagna si assiste, come sempre, ad un fiorire di analisi, accuse, recriminazioni, per finire con promesse e annunci che questa volta si farà qualcosa. Il ministro Musumeci ha ricordato che il processo di tropicalizzazione del clima ha raggiunto anche il nostro paese, per cui la domanda da porsi non è se un evento disastroso avverrà di nuovo, ma quando e dove si verificherà. Trieste e la sua provincia sono sicure?

Il pensiero corre allo scorso gennaio, quando in seguito a forti piogge si formarono dei veri e propri torrenti tra la collina di Cattinara e Altura, provocando allagamenti nelle sottostanti strade. Allora per fortuna non ci furono vittime, ma era un segnale d’allarme. Che ad oggi non sembra essere stato raccolto.

Purtroppo, dal punto di vista idrogeologico c’è miopia a tutti i livelli - è lo stesso ministro ad affermarlo - ci si commuove di fronte alle tragedie, poi si dimentica e non si impara la lezione.

In Emilia-Romagna le cause sono, oltre all’insufficiente manutenzione dei corsi fluviali, la cementificazione del suolo e il disboscamento, che impediscono un buon assorbimento delle acque piovane, lasciate quindi libere di inondare e distruggere.

E allora torniamo all’ospedale di Cattinara, dove il taglio già avvenuto di oltre un centinaio di alberi e di numerosi cespugli, lo sbancamento di terreni acclivi vegetali, la loro asfaltatura o copertura, parrebbero rappresentare le cause del maggiore impatto dell’acqua piovana riscontrato in gennaio. E ormai non più rimediabile.

Ma quali saranno gli effetti delle piogge dopo che verrà rasa al suolo, come da progetto, l’intera pineta con i suoi circa 400 alberi sulla collina di Cattinara, per lasciare spazio al cemento?

Bisogna chiedersi se sono stati rivalutati i rischi di dissesto idrogeologico quando sono ripresi i lavori a Cattinara, visto che le valutazioni eseguite in fase di progettazione dell’opera risalgono a una decina di anni fa, quindi ben prima dei disastri sempre più frequenti e disastrosi indotti dal mutamento climatico.

In gennaio avevo presentato un’interrogazione alla Giunta regionale del FVG per sapere se esistono in proposito valutazioni aggiornate e per chiedere lo stop prudenziale al taglio degli alberi, perché una volta tagliati non si torna indietro.

Non ho avuto risposta. Ma oggi la risposta è dovuta ai cittadini.

Walter Zalukar
Associazione Costituzione32
Già Consigliere Regionale FVG - XII Legislatura

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