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Martedì 23 MAGGIO 2023
In dirittura d’arrivo il Piano vaccini e Piano Malattie rare

I due provvedimenti molto attesi saranno all’esame della Conferenza Stato-Regioni di domani. Ecco tutte le novità. PIANO VACCINIPIANO MALATTIE RARE

È sempre più vicina l’approvazione del Piano nazionale vaccini 2023-2025 e del Piano nazionale per le Malattie rare 2023-2026. I due provvedimenti sono infatti all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni di domani

Piano vaccini

Mantenere lo status polio-free, eliminare morbillo e rosolia e rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle malattie correlate all’Hpv. E ancora, raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando Governance, Reti e percorsi di prevenzione vaccinale. Promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia andando incontro alle esigenze del cittadino/paziente. E poi, ingranare la marcia dell’informatizzazione per le anagrafi vaccinali regionali mettendo quindi a regime l’anagrafe vaccinale nazionale. Infine, migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino, ridurre le diseguaglianze esistenti, rafforzare la comunicazione e promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia. Sono questi alcuni degli obiettivi del nuovo Piano nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, che ritorna sul tavolo della Conferenza Stato Regioni. Negli ultimi mesi c’è stato una tira e molla tra Governo e Regioni sulle risorse. La soluzione vede nell’attivazione di un monitoraggio del Piano anche sulla spesa. Insomma, nessun impegno del Governo ma se serviranno nuove risorse dopo la ricognizione qualcosa potrebbe sbloccarsi.

Piano malattie rare

Diagnosi più rapide, migliore erogazione dei farmaci e assistenza integrata. Questi tra gli obiettivi del Piano per cui è previsto per la sua attuazione uno stanziamento di 25 mln a valere sul Fondo sanitario nazionale per ciascuno degli anni 2023 e 2024 il cui riparto tra le Regioni sarà da definire con una successiva intesa. Le Regioni e Pa dovranno recepire i documenti con propri provvedimenti e a dare attuazione, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore.

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