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Sabato 20 OTTOBRE 2012
Mutilazioni genitali femminili. Terzi: “Calendarizzato un progetto di risoluzione all’Onu”

L’annuncio è stato dato ieri dal ministro degli Esteri nel corso di un incontro politico sul tema organizzato dal Gruppo di lavoro parlamentare su salute globale e diritti delle donne, su iniziativa di Aidos e Amnesty International. Terzi: “Un primo grande successo per le donne e i diritti umani”.

“Una proposta di risoluzione dell'Onu contro le mutilazioni dei genitali femminili (MGF) è stata presentata ieri dal gruppo dei Paesi africani ed è stato calendarizzato un progetto di risoluzione sulle MGF. Si tratta di un primo grande successo per le donne, per i diritti umani e per l'Italia”. Questo l’annuncio dato ieri in Senato dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, in apertura dell’incontro politico “Prevenire le mutilazioni dei genitali femminili. Sfide e impegni per l’Italia e l’Europa”, organizzato dal Gruppo di lavoro parlamentare su salute globale e diritti delle donne, costituito da parlamentari di entrambe le Camere e appartenenti ai diversi schieramenti politici, che ha aderito alla campagna europea “END FGM”. L’iniziativa è stata promossa da Aidos, l’ Associazione italiana donne per lo sviluppo, insieme ad Amnesty International.
 

Tempestiva la mozione depositata ieri dal Gruppo parlamentare che, come ha ricordato Francesca Marinaro, capogruppo Pd in Commissione Politiche dell’Unione Europea, ha l'obiettivo di svolgere un'attività costante di monitoraggio dell'attuazione degli impegni assunti dal governo ed un'azione di stimolo per lo stanziamento di risorse.
La mozione chiede appunto l’impegno del governo a promuovere e sostenere a livello nazionale europeo e internazionale le iniziative per l’abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili.

“Siamo liete dell’annuncio del ministro Terzi e ci auguriamo che la Risoluzione delle Nazioni Unite tenga conto della complessità del fenomeno e non si limiti a porre al bando la pratica - ha dichiarato Daniela Colombo, presidente dell’Aidos - ci auguriamo, inoltre, che la cooperazione internazionale allo sviluppo continui a lavorare per l’empowerment delle donne africane includendo una prospettiva di genere in tutti i programmi e progetti di sviluppo. La cooperazione deve continuare nel tempo in modo coordinato. E deve essere sostenuta da finanziamenti adeguati”, ha concluso Colombo.

Presenti all’incontro i rappresentanti del Dipartimento delle Pari Opportunità, del Ministero della salute e delle Regioni coinvolte sul territorio nelle politiche di prevenzione e sensibilizzazione, che hanno messo in luce la necessità di un tavolo di coordinamento di tutti gli interventi.

A questo proposito la senatrice Rita Ghedini (Pd), ha evidenziato il valore dell'intervento integrato sui territori in  rete tra istituzioni, organizzazioni non governative e comunità migranti. "Gli interventi territoriali, promossi dalle Regioni, si sono dimostrati efficaci; perché siano efficienti devono essere attuati su tutto il territorio nazionale – ha detto - per questo è importante riattivare il Tavolo nazionale di coordinamento, soppresso insieme a molti altri organismi collegiali dalla spending review. Si può e si deve farlo a costo zero. Inoltre, è fondamentale arrivare nel sociale alla definizione dei LEP , già esistenti per la sanità, al fine di garantire un approccio integrato al problema".

In occasione dell’incontro Ilaria Venturini Fendi ha presentato l’oggetto di design da lei creato per la Campagna “END FGM”, una borsa concepita come “un salvadanaio – contenitore in cui ci sono i petali di rosa firmati in Italia per Campagna e che simboleggiano la voce di quanti chiedono la fine di questa pratica”. La borsa, interamente realizzata con materiale di riuso, è un’opera finalizzata a ricordare all’Europa l’importanza della tutela dei diritti umani e dei diritti delle donne.

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