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Lunedì 22 OTTOBRE 2012
Snami. Testa rieletto presidente. Ribadito il “no alla riforma Balduzzi”

Sarà ancora Angelo Testa a guidare il sindacato dei medici di base per i prossimi 3 anni. Il presidente, nel suo discorso di accettazione, ha ancora una volta sottolineato il suo dissenso ad una riforma che “demolisce la medicina territoriale”, formulando 10 domande per il ministro della Salute.

Il presidente uscente Angelo Testa è stato nuovamente eletto, con il 92% dei consensi, alla guida dello Snami per i prossimi 3 anni. Nel suo discorso di accettazione Testa ha ribadito il no del sindacato alla riforma Balduzzi che ora inizierà il suo iter al Senato. “Lo scenario che ci circonda è desolante: pochi soldi, malapolitica che continua ad imperversare e sindacati scendiletto che dicono sempre sì a tutto - ha detto - la reazione deve essere di denuncia puntuale di questi tentativi di demolizione della medicina territoriale e di proposta del nostro modello delle cure primarie”.

Il no alla riforma, reso esplicito con dieci domande al ministro Balduzzi e contro cui i medici sono pronti anche alla raccolta di firme per un referendum abrogativo, sarà portata nei prossimi giorni anche negli studi medici: “Le domande saranno a disposizione sul nostro sito - ha spiegato il presidente - ma vorremmo che anche i nostri ambulatori diventassero delle ‘piazze’. Utilizzeremo le sale d'aspetto per comunicare direttamente con gli assistiti: cartelli sulla prevenzione delle malattie e stili di vita ma anche informazione puntuale dei meccanismi che il sistema sta ponendo in essere per scippargli l'assistenza sanitaria”.

Il nuovo mandato del presidente durerà tre anni: “In questo prossimo triennio saremo impegnati a difendere i medici che credono nella loro professione intellettuale e non ragionieristica – ha detto - i pazienti che continuano a volere il loro medico di fiducia che liberamente hanno scelto e non un ‘turnista’ sconosciuto e sempre diverso. Sia chiaro – ha concluso Testa - che lo Snami insieme ai sindacati sani non permetterà questo percorso schizofrenico“.

Ecco, infine, le dieci domande rivolte dallo Snami al ministro Balduzzi

1) Ricorda che, in base alle indagini statistiche, il Medico di Famiglia risulta essere la figura sanitaria più gradita ai Cittadini?
2) Educhiamo insieme i cittadini ad un uso corretto delle strutture sanitarie?
3) Non pensa che dilatando la domanda di salute aumentino inevitabilmente i costi?
4) Perché non far viaggiare i dati sanitari e non i pazienti?
5) Non è meglio mettere in rete i Medici piuttosto che aggregarli forzatamente contro la loro volontà?
6) Sa che chi oggi plaude la sua riforma rappresenta una minoranza e che i sondaggi indicano forti perplessità nel 90% dei casi?
7) Perchè non sentire i pazienti su quale assistenza medica territoriale gradiscono di più?
8) È conscio che con la sua riforma spariranno gli ambulatori medici da tanti piccoli paesi?
9) Lei parla di team tra medici di Medicina generale e specialisti sul territorio. Chi paga le inevitabili prestazioni in più che verranno richieste?
10) È certezza che la maggior parte dei Medici andrà in pensione entro i prossimi 10 anni con il conseguente arrivo di Medici stranieri. Allora perché non favorire l'accesso alla facoltà di Medicina?

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