quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 25 OTTOBRE 2012
Tagli al Ssn. Cittadinanzattiva: “A rischio protesi e ausili per malati cronici e disabili”
La spesa per i dispositivi medici si ridurrà del 18% nel 2013 e di un ulteriore 25% nel 2014. Secondo il Coordinamento delle associazioni dei malati cronici di Cittadinanzattiva le Regioni sareìanno costrette a erogare prodotti scadenti e al costo più basso. A farne le spese la qualità di vita dei malati.
A rischio la qualità di protesi ed ausili per malati cronici e disabili. Secondo il Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva, per effetto di successivi e reiterati tagli (Dl 98/2011 e Dl 95/2012), ultimati dalla legge di stabilità 2013, la spesa relativa ai dispositivi medici si ridurrà di 1.250 milioni di euro nel 2013 e di ulteriori 1.750 milioni nel 2014, ossia rispettivamente del 18 e 25 per cento in meno rispetto agli attuali livelli di spesa.
“Il rischio per malati cronici e persone con disabilità è quello di vedere minato il proprio diritto all’accesso, ma anche e soprattutto alla qualità, innovazione, personalizzazione e sicurezza di dispositivi come carrozzine, pannoloni”, avvisa Tonino Aceti, responsabile del CnAMC, ricordando che “come affermato dalla Corte dei Conti, la scelta di operare una riduzione indistinta dei finanziamento statale al Ssn potrebbe produrre effetti indesiderati. Le Regioni, infatti, a fronte di tagli sempre più frequenti e massicci saranno costrette, come già stanno facendo, ad erogare prodotti scadenti e al costo più basso, individuato anche attraverso procedure di acquisto centralizzate, che nel medio lungo periodo produrranno un‘esplosione della spesa ospedaliera per il trattamento delle relative complicanze causate dal loro stesso utilizzo. Una scelta miope e poco lungimirante. E’ il caso dei dispostivi per le stomie, utilizzati nel Lazio, che stanno ‘rovinando la vita’ di molte persone atomizzate”.
“Non si può continuare ad avere un approccio esclusivamente economicistico non considerando la qualità della vita delle persone con malattie croniche e rare”. Per questo Aceti chiede che “il Governo anziché tagliare in modo lineare i tetti di spesa, garantisca una riqualificazione selettiva della stessa, ad esempio attraverso l’implementazione di un’attività di HTA (valutazione delle tecnologie sanitarie), che preveda anche la partecipazione delle organizzazioni civiche e di pazienti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA