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Lunedì 31 LUGLIO 2023
Liste d’attesa. NurSind Campania chiede audizione urgente in V Commissione

L’iniziativa dopo l’indagine di Cittadinanzattiva che ha fatto emergere, per la Campania, “un quadro vergognoso” secondo cui “le prestazioni pubbliche erogate sono significativamente meno di quelle destinate in intramoenia, raggiungendo picchi inaccettabili”. Mentre i contributi assegnati alle Aziende sanitarie regionali restano in gran parte non utilizzati e ora pronti ad essere dirottati agli istituti privati accreditati. LA LETTERA

“L’indagine di accesso civico presentata dall’associazione Cittadinanzattiva riguardante le prestazioni sanitarie erogate in regime pubblico e intramoenia ha fatto emergere, per la Campania, un quadro vergognoso. È stato riscontrato infatti che nella nostra Regione le prestazioni pubbliche erogate sono significativamente meno di quelle destinate in intramoenia, raggiungendo picchi inaccettabili. In parole povere, i cittadini campani, per curarsi nella nostra Regione, sono spesso stati costretti a pagare di tasca propria per quelle cure che il Sistema Sanitario avrebbe dovuto garantire”. È partendo da queste premesse la segreteria del Nursind Campania ha deciso di scrivere al capo di Gabinetto del Presidente della Regione Campania, alla Direzione per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Ssr, al Presidente della V Commissione Sanità e Sicurezza Sociale e al Direttore UOD Personale del SSR chiedendo un’audizione in Commissione e una discussione approfondita su quanto emerso.

In particolare, evidenzia il sindacato, dall’indagine è emerso che, nel 2022, all’A.O. Cardarelli di Napoli “sono state somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia mentre nel pubblico appena 112”, all’Ao dei Colli “sono state effettuate 111 ecografie dell’apparato urinario in intramoenia e 0 nel pubblico”; all’Ao Moscati di Avellino “sono state somministrate 979 visite cardiologiche in regime di intramoenia e appena 7 nel pubblico”, presso l’Ao San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno “sono state effettuate 329 ecografie ostetriche in intramoenia e soltanto 91 tramite SSN”.

Dal DGRC n. 379/2023 recentemente approvato dalla Regione Campania, inoltre, “si riscontra che, rispetto alle somme assegnate da DGRC 620/2020 e DGRC 353/2021 pari a complessivi euro 44.483.035, le ASR hanno speso, al 31 dicembre 2022, soltanto euro 22.465.003 mentre le previsioni di spese per il 2023 comunicate dalle Aziende sono pari a euro 12.708.975. Si desume, pertanto, che le Aziende Sanitarie Regionali non abbiano utilizzato circa 25.314.478,43 euro di finanziamenti statali per abbattere le liste di attesa che avrebbero potuto garantire ai cittadini l’erogazione di prestazioni in regime pubblico”, osserva il Nursind, che aggiunge: “Oltre al danno poi non poteva mancare la beffa, infatti, dal DGRC n. 379/2023 emergerebbe che la maggior parte dei contributi assegnati alle AA.SS. verrebbero ora dirottati agli istituti privati accreditati”.

Stante “l’inaccettabile mancato utilizzo da parte delle AA.SS. dei fondi statali e regionali finalizzati all’abbattimento delle liste di attesa ed in virtù del recente DGRC 379/2023 che sembrerebbe destinare ingenti somme agli istituti privati accreditati senza alcuna garanzia oggettiva di recupero delle liste di attesa”, il NurSind Campania chiede quindi “un’audizione urgente in V Commissione Sanità Regionale per una discussione approfondita su quanto emerso”.

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