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Mercoledì 02 AGOSTO 2023
Amsi: “Grazie ai professionisti stranieri dal 2022 evitata la chiusura di più di 250 servizi in strutture sanitarie pubbliche e private”

Foad Aodi: “È aumento del 30% l'arrivo dei professionisti della salute di origine straniera per lavorare in Italia sia tramite la modalità di riconoscimento dei titoli ordinaria o straordinaria (Decreto Cura Italia articolo 13 e Decreto medici ucraini) maggiormente dai paesi dell'America del Sud, America Centrale, Paesi arabi ed Asia”

“Abbiamo evitato la chiusura di più di 250 servizi in strutture sanitari pubbliche e private, poliambulatori, medicina generale e pediatria con medici Amsi e Uniti per Unire dal 2022 (maggiormente Sicilia, Sardegna, Calabria, Lazio, Umbria, Molise, Lombardia, Veneto, Toscana e Puglia)”. Così l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), il movimento internazionale Uniti per unire e l'Unione medica Euro Mediterranea (UMEM) presentano la fotografia con alcuni bilanci da Gennaio 2022 ad oggi.

“È aumentata la richiesta di medici, infermieri e fisioterapisti del 35% da parte delle strutture pubbliche e private maggiormente dalla Sicilia, Sardegna, Veneto, Lombardia, Umbria, Lazio, Calabria, Puglia, Molise”, prosegue la nota che segnala come sia aumentata del 40% la richiesta da parte dei medici specialisti sia giovani che esperti ed infermieri italiani di andare a lavorare all'Estero (in Europa, Paesi arabi)”.

Inoltre, è aumentata “del 30% l'arrivo dei professionisti della salute di origine straniera per lavorare in Italia sia tramite la modalità di riconoscimento dei titoli ordinaria o straordinaria (Decreto Cura Italia articolo 13 e Decreto medici ucraini) maggiormente dai paesi dell'America del nord, America del Sud, Paesi arabi ed Asia”.

Sono però “aumentate del 30% le discriminazioni ed i pregiudizi nei confronti dei professionisti della sanità di origine straniera facendo confusione tra chi è laureato in Italia ed esercita da tanti anni e chi esercita in base a Decreto Cura Italia o Decreto Ucraina”. Da notare come sia “diminuito del 50% dell'arrivo degli studenti stranieri per studiare in Italia”.

"Dal 2000 con l'Amsi e poi dal 2012 con il Movimento internazionale Uniti per Unire che raggruppa professionisti della sanità di tutte le altre professioni italiani e di origine straniera fotografiamo con analisi, ricerca, statistiche, criticità e proposte per la sanità italiana difendendo tutti i professionisti della sanità e la sanità italiana e pubblica senza distinzione. Ci dispiace vedere che la situazione in cui operano i medici e professionisti in Italia è diventata molto difficile, causando una emorragia sia dalla sanità pubblica che verso l'estero. Noi da anni proponiamo di risolvere le problematiche di tutti (dalla valorizzazione ai salari e la sicurezza)ma non siamo stati ascoltati in tempo dalla politica ,in più ce' tanta divisione tra i medici e professionisti italiani ed in più sono aumentati i pregiudizi nei confronti dei professionisti della sanità di origine straniera per colpa di dichiarazioni da parte di rappresentati istituzionali in modo generico ,superficiale senza distinguere tra le modalità di ingresso nel mondo del lavoro in Italia (Ordinaria e straordinaria )mettendo a rischio l'integrazione di chi esercita da tanti anni . Invitiamo chi combatte l'ingresso dei professionisti della sanità di origine straniera nel SSN con pregiudizi, di elencare proposte; dove stavano negli ultimi 15 anni in Italia? che cosa hanno fatto?”. Cosi dichiara Foad Aodi Presidente Amsi e del Movimento Uniti per Unire.

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