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Giovedì 03 AGOSTO 2023
Premialità del Fsn. Fumelli (Anaao Marche): “Venga investito per il personale”

“Gli ospedali vanno avanti grazie a uomini e donne che vanno oltre i propri doveri per curare i cittadini marchigiani”, osserva il segretario regionale del sindacato, che chiede di “attuare un patto che ponga la salute dei cittadini al centro della politica sanitaria e non solo numeri da far quadrare”.

Sono sempre le risorse il nodo primario da sciogliere per Anaao Assomed Marche. Il sindacato di medici e dirigenti sanitari, appreso dei 3 miliardi che il Fondo Sanitario Nazionale destinerà alle Marche, sottolinea le priorità per una sanità che sia sempre più pubblica, accessibile ed inclusiva.

“Nelle Marche – dice il segretario regionale Daniele Fumelli in una nota – denunciamo da anni le criticità per la diminuzione del personale che è sempre più demotivato e tende ad andare e nel privato perché le condizioni di lavoro, anche legate alla sicurezza personale, sono sempre più insostenibili”.

Nei giorni scorsi, ricorda Fumelli, Anaao Assomed ha diffuso uno studio da cui emerge che un ricovero nel privato va da 422 a 1.278 euro al giorno; 395 euro per un controllo cardiologico in un uomo adulto, che arrivano a 775 per una donna, se si aggiunge anche la mammografia. “Si tratta – ricorda Fumelli - dei costi a carico del Servizio sanitario nazionale e che i cittadini spesso ignorano. "Se non ci fosse più il Servizio Sanitario Nazionale, che oggi grava sui cittadini solo per la fiscalità generale, il conto delle cure sarebbe assai salato”.

Nelle Marche, “oltre al tema dell’organizzazione della sanità che complica lo svolgimento dell’attività e la diminuzione del numero dei medici, delle risorse e della capacità di collegare, di fare rete, tra il territorio e le strutture ospedaliere”, Anaao Assomed Marche chiede di attuare “un patto che ponga la salute dei cittadini al centro della politica sanitaria e non solo numeri da far quadrare”.

La richiesta è di stabilizzare il personale e completare gli organici con personale giovane ma facendolo rispettando l’attuale tetto di spesa è impossibile. “È in atto, da tempo, un processo di destrutturazione del Servizio Sanitario Nazionale pubblico che, di fatto, ha minato la sostenibilità, l’equità e l’accesso alle cure” – conclude Fumelli che, in vista della discussione prevista nell’aula del Consiglio regionale già dai prossimi giorni chiede a tutte le forze politiche “un forte senso di responsabilità nei confronti dei propri cittadini”.

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