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Gli enormi danni causati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso maggio (quantificabili in circa 9 miliardi di euro) rischiavano di ricadere anche sul resto della penisola, almeno per quanto riguarda i premi che le farmacie devono pagare per assicurarsi contro eventi del genere. “Federfarma – spiega il tesoriere Michele Pellegrini Calace – sottoscrive da anni una polizza collettiva contro gli eventi catastrofali. A causa delle grandi criticità derivanti dall’alluvione dell’Emilia-Romagna, però, la compagnia AXA Assicurazioni ha riscontrato danni per un importo decisamente superiore rispetto al premio pagato dalla Federfarma. Parliamo di circa 2 milioni di euro di danni alle farmacie”. Il punto è che le normative vigenti “consentono alle compagnie assicuratrici di recedere dal contratto subito dopo un sinistro”. E dunque, per la logica della diluizione del rischio, anche una farmacia di Roma o di Napoli, che non ha subito alcun danno, in un’eventualità del genere avrebbe potuto vedersi costretta a dover pagare premi più alti. Ed è per scongiurare questa possibilità che “a giugno Federfarma ha avviato i contatti con la compagnia assicuratrice, la quale faceva presente la volontà di recedere dal contratto per l’ultimo quadrimestre e quindi di non coprire più questo rischio per le farmacie italiane. Abbiamo dato il via – spiega Pellegrini Calace – a una lunga trattativa e siamo riusciti a mantenere, grazie anche agli intermediari Assimedici e SanitAssicura, AXA Assicurazioni all’interno della copertura di questo rischio. Abbiamo integrato la polizza dal punto di vista economico a fronte di una riduzione dei massimali e un aumento delle franchigie”. Per ovviare a questa situazione si è messo mano a due polizze integrative. Le farmacie italiane hanno dunque la possibilità di ripianare le franchigie ai valori iniziali e di elevare i massimali. “La prima ha un costo di 80 euro e la seconda di 110 euro. Sottoscrivendole si ha la possibilità di ripristinare le franchigie ai valori iniziali, cioè 15mila euro (oggi, dopo la rinegoziazione, sono di base 35mila euro) e di elevare i massimali rispettivamente da 110mila (ovvero il valore di ricontrattazione) a 200mila nel primo caso e 250mila nel secondo”. Sottoscrivendo una di queste due polizze integrative, il farmacista “non solo è protetto come prima” ma, addirittura, “si ritroverebbe in una condizione migliore rispetto a quella precedente, valida fino al 31 agosto 2023, che prevedeva una franchigia di 15mila euro e un massimale di 150mila”. “Federfarma – conclude il tesoriere – invita dunque tutte le farmacie a sottoscrivere una delle due integrative, in modo tale da poter, se malauguratamente dovesse verificarsi un altro evento come quello che ha colpito l’Emilia-Romagna, affrontare con maggior tranquillità tutti quelli che sono i costi di ripristino di queste calamità”. Un’opportunità importante per affrontare le incognite dei mesi invernali, mai da sottovalutare in un periodo storico in cui le condizioni metereologiche fanno il bello e, soprattutto, il cattivo tempo. Assimedici e SanitAssicura sono a disposizione per fornire a chi ne dovesse far richiesta ogni informazione possibile. La sottoscrizione potrà essere effettuata tramite la consueta procedura disponibile sul sito www.federfarma.assimedici.it, accessibile anche direttamente dal sito www.federfarma.it.
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Giovedì 28 SETTEMBRE 2023
Farmacie ed eventi catastrofali, Pellegrini Calace (Federfarma): “A disposizione due polizze integrative con massimali fino a 200 e 250mila euro”
Il tesoriere di Federfarma, insieme agli intermediari Assimedici e SanitAssicura, ha portato avanti una trattativa che ha permesso di mantenere la copertura assicurativa per le farmacie, che rischiava di saltare a causa dei danni provocati dall’alluvione dell’Emilia-Romagna. Continuità della polizza garantita (a migliori condizioni) fino alla fine del 2023
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