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Lunedì 05 NOVEMBRE 2012
Ddl Stabilità. Baretta (relatore Pd): “Per evitare i tagli alla sanità necessario trovare risorse” 

Intervista al relatore in Commissione Bilancio. "Le modifiche chieste dall’Affari Sociali alla “manovra” sono all’attenzione del Parlamento e “già questa è una garanzia”. Finora si è lavorato sulle misure fiscali, il problema, aggiunge, è “trovare le risorse necessarie per evitare i tagli”.

Il disegno di legge sulla stabilità economica è quasi pronto ad entrare nella sua fase conclusiva, quella che lo porterà al voto dell’Aula di Montecitorio a partire da martedì della prossima settimana. In Commissione Bilancio intanto sono state apportate ulteriori correzioni al testo di legge e a breve dovrebbero essere annunciati gli emendamenti al ddl dichiarati ammissibili. Proprio di questi emendamenti, in specie quelli presentati dalla Commissione Affari Sociali che chiede di scongiurare il taglio di 600mln alla sanità e di trovare i fondi per la non autosufficienza, abbiamo parlato con Pier Paolo Baretta, deputato del Pd, relatore in Commissione Bilancio al Ddl Stabilità insieme a Renato Brunetta, Pdl.
 
 
On Baretta, che fine faranno le modifiche chieste dalla Commissione Affari Sociali sul Ddl Stabilità in particolar modo il “no” al taglio di 600 milioni alla per il 2013 e il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza?
Facciamo chiarezza. Sono due interventi di natura diversa. Il primo è un taglio vero e proprio e come tale ha bisogno di trovare le coperture adeguate per essere scongiurato. Il secondo intervento, quello sulla non autosufficienza, penso ai malati di Sla, si tratta di un rifinanziamento di fondi che c’erano e che sono stati via, via prosciugati. Su questo secondo aspetto è necessario finalizzare bene i 900 milioni che sono destinati dalla legge di stabilità agli interventi sul sociale. Quindi in quest’ambito vanno affrontati quei problemi di priorità per quanto riguarda le fasce di tutele da coprire con un intervento. Ripeto, sono due interventi diversi su cui abbiamo lanciato un segnale di allarme però è necessario valutare dove si trovano le coperture necessarie.
 
Dunque sono temi all’attenzione del governo, glielo chiedo perché si parla solo di modifiche di natura fiscale con la sanità e il sociale che sembrano entrati in un cono d’ombra.
Per il momento sono all’attenzione nostra, del Parlamento, e questo è già un primo elemento di garanzia. Avvieremo comunque in questi giorni la discussione con il governo anche su questi punti in quanto la discussione finora si è concentrata soprattutto sulla parte fiscale.
 
Quindi non sono stati ancora individuati questi 600 milioni da recuperare per evitare i tagli?
No, sinceramente non sono stati ancora individuati, né dunque recuperati. C’è un lavoro da fare in questi giorni, la Commissione Affari Sociali ha dato delle indicazioni vedremo la loro praticabilità. In questa settimana lavoreremo ancora in Commissione, ci saranno altri incontri, al momento non ancora fissati, prima di andare in Aula per il dibattito.

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