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Lunedì 05 NOVEMBRE 2012
Riparto 2012. La proposta di Balduzzi. Alla sanità 107 miliardi. In stand by altri 770 milioni

Il ministro ha inviato alle Regioni la proposta per il riparto dei fondi sanitari in vista della Stato Regioni. Fissate le quote indistinte e vincolate. Ripartiti anche i 1,453 miliardi per gli obiettivi di piano. Il nodo dei 900 milioni di tagli della spending review. Ancora da ripartire alcune somme accantonate. Ecco il documento.

Finalmente pronta la nuova ipotesi di riparto delle risorse finanziarie per il Ssn per l’anno 2012. In tutto 105,737 miliardi da ripartire tra quote indistinte e finalizzate, più i 1.453,481 milioni per gli obiettivi di piano. Ma il nodo da sciogliere è la modalità con cui ripartire il taglio di 900 milioni stabilito dalla spending review. Nella proposta di Balduzzi il grosso (882 milioni) è prelevato dalle quote finanziarie indistinte (cioè quelle per l’assistenza sanitaria ordinaria) e il resto tra tagli agli obiettivi di piano (15 milioni) e agli Istituti zoo profilattici (3milioni).
 
Su questo criterio molte regioni avevano avanzato dubbi, preferendo una maggiore incidenza dei tagli sulla parte finalizzata e vincolata delle risorse. Anche per questo, prima dell’esame in Stato Regioni previsto per metà novembre, i tecnici di Governo e Regioni si incontreranno il prossimo 8 novembre per un esame preliminare della proposta.
 
Come si è arrivati alla cifra finale del riparto
I 105,737 miliardi da ripartire sono frutto di una serie di conteggi a partire dai 111,643 miliardi indicati quale fabbisogno 2012 dal vecchio Patto per la Salute del 3 dicembre 2009.
Da quell’importo sono stati sottratti 3,912 miliardi derivanti dalle manovre degli ultimi anni a valere sulla spesa per il personale (1,598 miliardi in meno), conseguenti alla reintroduzione del super ticket sulla specialistica (834 milioni), ai tagli sui farmaci (600 milioni) e infine alla sforbiciata sui beni e servizi e sulle altre voci di risparmio conseguenti alla spending review (in tutto 900 milioni in meno). 
Sono stati invece aggiunti 248,8 milioni, conseguenti al finanziamento aggiuntivo per la sanità penitenziaria (167,80 milioni), per il superamento degli Opg (38 milioni) e per l’assistenza agli immigrati irregolari “emersi” a seguito del provvedimento di regolarizzazione dell’immigrazione del luglio scorso (43 milioni).
 
Si arriva così a un totale di 107,960 miliardi da ripartire tra somme indistinte e vincolate. Con la proposta del ministero, come abbiamo visto, si illustra il riparto di 105,737 miliardi relativi alle quote indistinte, parte delle quote vincolate e i fondi agli altri enti sanitari e di 1,453 miliardi per gli obiettivi di piano. Ma la proposta accantona un totale di circa 770 milioni, conseguenti all'accantonamento di 260 milioni per varie finalità da erogare successivamente, di ulteriori 175,5 miliardi non ripartiti per finanziamento borse di studio agli specializzandi (173 milioni) e per il pagamento delle rate di mutuo con la Cassa depositi e prestiti e di ulteriori finanziamenti non ripartiti tra i fondi programmati, per un totale di altri 334,68 milioni, comprendenti fondi per la medicina penitenziaria (167,80 milioni), l’Aids (49,06 milioni), le borse di studio per i medici di medicina generale (38,73 milioni) e altre voci (vedi documento allegato).
 
Il riparto delle quote indistinte
Della quota oggetto della proposta di riparto 105,062 miliardi sono relativi alle quote indistinte, così distribuite:
- il 5% alla prevenzione, per un totale di 5,297 miliardi;
- il 51% all’assistenza distrettuale per un totale di 54,031 miliardi (18,157 miliardi assistenza territoriale, 7,416 miliardi medicina di base, 14,367 miliardi farmaceutica e 14,090 miliardi per la specialistica;
- il 44%, pari a 46,615 miliardi andrà invece all’assistenza ospedaliera.
 
Il riparto delle quote finalizzate e vincolate
Alle quote indistinte vanno poi aggiunte quelle finalizzate e vincolate per un totale di 674,27 milioni così suddivisi:
- 269 milioni di cui 69 per il rinnovo delle convenzioni con il Ssn e 200 milioni per l’assistenza sanitaria conseguente alla regolarizzazione degli immigrati extracomunitari;
- 6,84 milioni vincolati per la medicina penitenziaria (il riparto avverrà con successiva proposta);
- 398,43 milioni vincolati verso altri Enti sanitari e in particolare: 253 milioni per gli IZS, 143,3 milioni per la Cri e 2 per il Centro nazionale trapianti.
 
Il riparto degli obiettivi di Piano
La somma complesiva ammonta a 1.453,481 milioni di euro, che saranno ripartiti per il 98,6% in base ai criteri già utilizzati per gli anni precedenti e finalizzati al perseguimento degli obiettivi fissati dall'ultimo Piano sanitario nazionale (vedi allegato A del documento) e da predisporre sulla base di apposite linee guida da approvarsi con accordo specifico in Stato Regioni. La restante somma (pari a 20 milioni) sarà invece accantonata per progetti interregionali.

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