quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 03 NOVEMBRE 2023
Monitoraggio Covid. Casi in lieve calo, stabili i ricoveri

L’incidenza settimanale si ferma a 47 ogni 100mila abitanti. Invariate anche le ospedalizzazioni, con il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di medicina che sale solo di un decimale al 5,8%, mentre scende sempre di un decimale all'1,2% quello delle terapie intensive. L’indice di contagio Rt, sale invece dallo 0,83 allo 0,92, al di sotto comunque del livello epidemico di uno.

Il numero dei casi Covid, nella settimana che va dal 26 ottobre al 1 novembre, sono stati 27.372. In lieve calo rispetto ai 27.923 della settimana precedente. Scende anche il numero dei decessi, sono stati 148 (in precedenza 196). Si riduce il numero dei tamponi affettati, sono stati 206.098 a fronte dei 223.550 del precedente monitoraggio. Il tasso di positività è in crescita al 13,3% (era al 12,5%).

Stabili i contagi, con un’incidenza settimanale ferma a 47 ogni 100mila abitanti. Invariate anche le ospedalizzazioni, con il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di medicina che, secondo i dati del Monitoraggio settimanale a cura dell’Iss, sale solo di un decimale al 5,8% mentre scende sempre di un decimale all'1,2% quello delle terapie intensive. L’indice di contagio Rt, sale invece dallo 0,83 allo 0,92, al di sotto comunque del livello epidemico di uno. La percentuale di reinfezioni è invece al 42%.

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza è stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 58 anni, sostanzialmente uguale rispetto alle settimane precedenti.

“I dati sono sempre più confortanti. Il ministero della Salute continuerà a tenere informata l'opinione pubblica sull'andamento delle malattie respiratorie oltre, naturalmente, il Covid. In questa fase è importante che si proteggano i più fragili. Rinnoviamo il nostro invito alle Regioni che fanno più fatica a rendere sempre più il vaccino un farmaco di prossimità, attivandosi soprattutto con i medici di famiglia e le farmacie, protagonisti indiscussi della fase acuta dell'emergenza", commenta il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA