quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 07 NOVEMBRE 2023
Scadenza triennio Ecm. Ferrante (Fnofi): “Richieste di salute evolvono, fisioterapisti devono stare al passo con la formazione”

Intervista a Piero Ferrante, presidente della Federazione nazionale degli ordini della professione sanitaria di fisioterapista. “Porteremo il nostro know how all’interno della Commissione nazionale per la formazione continua”

Triennio formativo in chiusura per i fisioterapisti. Anche loro sono infatti soggetti all’obbligo ECM e devono raccogliere i crediti necessari per adempiere alla scadenza del prossimo 31 dicembre, quando si concluderà l’anno di proroga dato agli operatori sanitari per mettersi in regola con il triennio 2020-2022.

In questo contesto, si è insediata poche settimane fa, al Ministero della Salute, la nuova Commissione nazionale per la formazione continua in medicina. Presente all’incontro anche Piero Ferrante, presidente della Federazione nazionale degli ordini della professione sanitaria di fisioterapista (FNOFI): “Al momento – ha spiegato ai nostri microfoni – come federazione non siamo ancora stati inseriti ufficialmente all’interno della Commissione ECM, ma ci è stato garantito che l’iter d’ingresso della nostra professione in questo organismo è in atto. Confidiamo quindi di essere al più presto ufficialmente inseriti. Fino ad allora faremo la nostra parte come uditori a ogni riunione”.

Ciò avviene perché l’Ordine dei fisioterapisti è nato di recente. È datato infatti 8 settembre 2022 il decreto che lo istituisce (successivamente pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 novembre 2022). Con l'istituzione dell'Ordine è nata anche la FNOFI, prima i fisioterapisti aderivano all’Ordine TSRM della grande federazione delle professioni tecniche.

Vale dunque anche per i fisioterapisti l’indicazione data di recente dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale ha annunciato che non saranno previste ulteriori proroghe e si è impegnato a fare il possibile per incentivare i professionisti del settore a partecipare ai corsi di formazione ECM. L'obiettivo è quello di evitare le sanzioni previste dalla legge, che possono comportare anche la sospensione dall'esercizio della professione.

Ricordiamo che il decreto Milleproroghe ha introdotto i crediti compensativi per i professionisti che non hanno raggiunto il quantitativo necessario di crediti nei trienni 2014-2016 e 2017-2019. Anche loro hanno dunque l'opportunità di regolarizzare la propria situazione e di conformarsi ai requisiti formativi richiesti.

Altro punto importante è l’imminente approvazione dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria, che daranno piena attuazione alla norma che lega l’assolvimento dell’obbligo ECM nella misura del 70% dei crediti raccolti all’efficacia della copertura assicurativa. I professionisti che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-2025 non potranno insomma accedere alla copertura assicurativa e quindi si troveranno scoperti dalla protezione in caso di contenzioso a loro carico.

Ferrante ribadisce l’importanza della formazione continua, centrale anche per i fisioterapisti. “Il mondo evolve, così come le richieste di salute e le legittime aspettative dei cittadini. Di pari passo, dunque, deve evolvere anche il modo di formarsi che hanno i professionisti sanitari. Dobbiamo essere sempre di più al passo con i tempi, utilizzando più e meglio le numerose tecnologie a nostra disposizione. Siamo certi che, con un lavoro d’insieme e portando il nostro know how, la nostra esperienza e le nostre idee come fisioterapisti all’interno della Commissione nazionale ECM, riusciremo tutti insieme a lavorare nel miglior modo possibile”.

Arnaldo Iodice

© RIPRODUZIONE RISERVATA