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Venerdì 09 NOVEMBRE 2012
Un fumetto contro l’obesità infantile

Racconta la storia di un ragazzo obeso che riesce a dimagrire. Realizzato dall'Ospedale Bambino Gesù con l'Istituto Scotti-Bassani, il progetto si pone l'obiettivo di prevenire e combattere il sovrappeso attraverso immagini e parole a misura di bambino. Presto 300.000 le copie destinate alle scuole.

Parlare a piccoli e grandi del problema obesità in modo semplice ed immediato per prevenirlo e combatterne le  conseguenze, spesso gravi, che ne derivano. Questo l'obiettivo del progetto "Torna in campo, Ric!" un fumetto curato da Valerio Nobili, Responsabile della U.O.S. Malattie Epatometaboliche dell'Ospedale Bambino Gesù, e realizzato grazie al sostegno dell'Istituto Scotti - Bassani per la Ricerca e l'Informazione Scientifica e Nutrizionale.

Il fumetto racconta la storia di Riccardino, un bambino che in seguito ad abitudini alimentari scorrette ed uno stile di vita sedentario, diventa obeso e sviluppa una steatosi epatica e le complicanze ad essa collegate. Riccardino diviene quindi bambino simbolo di chi riesce a sconfiggere l’obesità grazie all’attività fisica, alla sana alimentazione e a tanto impegno.


Il fumetto cerca così di spiegare anche ai piccoli affetti da fegato grasso e alle loro famiglie le caratteristiche e le cause della malattia ed il suo percorso di cura: la cura del fegato grasso deve necessariamente coinvolgere tutta la famiglia ed il successo terapeutico è subordinato ad una radicale modifica delle abitudini di vita familiare spesso non corrette.
 
Il fenomeno del fegato grasso, anche tra i più piccoli, negli ultimi due decenni ha assunto le dimensioni di una vera e propria epidemia tanto da ottenere un triste primato: quello di essere la più frequente patologia cronica del fegato nel mondo occidentale. In Italia si stima che ne sia affetto circa il 15% dei bambini. Su scala mondiale, invece, l'eccessivo accumulo di grasso nel fegato riguarda circa il 13% della popolazione pediatrica sana, mentre nei bambini afflitti da obesità la percentuale schizza al 50%. Per quanto riguarda l'Europa, degli 11 milioni di giovani e giovanissimi in sovrappeso, 2 milioni e mezzo sono colpiti anche da steatosi epatica.
 
"L’adozione precoce di stili di vita salutari – ha commentato Alberto Giovanni Ugazio, direttore Dipartimento Medicina Pediatrica Ospedale Bambino Gesù - si sta sempre più rivelando come lo strumento più efficace di cui oggi disponiamo per ridurre entità e frequenza delle più diffuse malattie dell’adulto e dell’anziano: dalle malattie cardiovascolari al diabete ed ai tumori. Come ormai da anni la Società Italiana di Pediatria va sottolineando e ribadendo in tutte le sedi, è proprio in età pediatrica che può – quindi deve – realizzarsi la promozione della salute dell’adulto e dell’anziano. Proprio questa è la nuova frontiera sociale della pediatria preventiva”.


La comunicazione con i bambini, i ragazzi e i loro genitori è quindi diventata uno strumento indispensabile di alfabetizzazione sanitaria, di un empowerment indispensabile perché non si possono adottare stili di vita salutari se non se ne conosce e non se ne condivide il razionale.

“In quest’ottica – ha proseguito Ugazio -, la bella pubblicazione curata da un esperto di fama internazionale come Valerio Nobili e patrocinata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù rappresenta uno strumento esemplare per rigore dei contenuti e appropriatezza dello strumento scelto per la comunicazione”.
 
Le prime 20.000 copie del fumetto, realizzato grazie al sostegno dell’Istituto Scotti Bassani per la Ricerca e l’Informazione Scientifica e Nutrizionale e patrocinato da Regione Lazio, Società Italiana di Pediatria e Società Italiana Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica, il 16 e 17 novembre 2012 saranno distribuite in 12 città italiane in occasione degli Stati Generali della Pediatria. Le successive ristampe – 300.000 le copie previste – saranno poi destinate alla diffusione capillare nelle scuole.

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