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Lunedì 05 NOVEMBRE 2012
Ecco come fare "appropriatezza". Il "Manuale" di Ministero, Fnomceo e Ipasvi

Il documento raccoglie il programma formativo promosso per organizzare le principali conoscenze ad oggi disponibili in materia di governo clinico. Il buon funzionamento dei sistemi sanitari tradotto in termini di efficacia, efficienza ed equità.

Il Ministero della Salute ha pubblicato un manuale di formazione per il governo clinico in collaborazione con Fnomceo e Ipasvi. Il documento è parte integrante del corso formativo predisposto dall’Ufficio III della Direzione generale della Programmazione sanitaria del Ministero della salute, che si pone l’obiettivo di riassumere e organizzare le principali conoscenze ad oggi disponibili in materia.

Il buon funzionamento dei sistemi sanitari si rapporta alla capacità di determinare e identificare le cure necessarie, minimizzando fenomeni di inappropriatezza. In particolare nel contesto attuale, con l’aumento dei costi sanitari, la valutazione dell’appropriatezza si colloca al centro delle politiche sanitarie nazionali, regionali e locali. È diventata ormai diffusa, infatti, la cognizione che l’appropriatezza delle cure può essere misurata e costituire quindi la base per compiere le scelte migliori sia per il singolo paziente sia per la collettività.

In tal senso, il documento si pone come supporto agli operatori sanitari per approfondire le proprie conoscenze sul tema dell’appropriatezza clinica ed organizzativa.

Il testo si articola in quattro sezioni. La prima affronta gli aspetti semantici e chiarisce definizioni e modelli concettuali, anche attraverso l’analisi comparativa di dimensioni correlate all’appropriatezza, come l’efficacia, l’equità, l’accettabilità. La seconda sezione esplora il problema della variabilità (geografica, organizzativa) frequentemente osservata nelle attività clinico-assistenziali e nei comportamenti professionali e la sua relazione con il concetto di appropriatezza; esamina inoltre l’appropriatezza secondo alcune specifiche chiavi di lettura: la qualità delle evidenze disponibili, il punto di vista dei pazienti, i valori della società. La terza sezione sviluppa il tema della misura dell’appropriatezza, con riferimento prevalente alla metodologia messa a punto dalla Rand. Infine, la quarta sezione propone alcune schede esemplificative, tratte dalla letteratura internazionale e da alcune esperienze, anche condotte in Italia.

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