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Lunedì 12 NOVEMBRE 2012
Falsi invalidi. Coppia usava la sclerosi multipla per truffare l'Inps
Andavano alle visite mediche con stampelle e carrozzine, risultavano invalidi totali con inabilità lavorativa permanente, ma poi conducevano una vita normale. Dal 2006 ad oggi i coniugi, di Ragusa, avrebbero percepito indebitamente 183.000 euro. Al vaglio della magistratura il ruolo dei medici certificatori.
Smascherata una coppia di coniugi che per anni ha truffato l'Inps facendosi riconoscere invalidi totali bisognosi di continua assistenza e percependo emolumenti non spettanti per migliaia di euro. A scoprirli la Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa e svolta con l'incrocio delle banche dati messe a disposizione dall'Inps con altri elementi quali i redditi percepiti e la motorizzazione civile.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria del capoluogo hanno scoperto che la moglie, alla quale era stata diagnosticata una "sclerosi multipla a severa incidenza funzionale in soggetto cieco assoluto", ed il marito anch'egli riconosciuto affetto da "sclerosi multipla con grave deficit motorio e della deambulazione", non avevano assolutamente bisogno, in realtà, dell'assistenza di alcuno per vivere una vita normalissima.
“Facevano la spesa autonomamente caricandosi le borse piene ed intere confezioni di acqua, guidavano la macchina, andavano al mercato a scegliersi, allo specchio, gli accessori di abbigliamento più adatti. Alle visite mediche, però, si presentavano con stampelle e carrozzine, vedendosi riconosciute invalidità totali e inabilità lavorativa permanente profumatamente indennizzate dallo Stato”, spiega una nota delle Fiamme Gialle che sottolinea come “avevano avuto assegnato, addirittura, un alloggio popolare I.A.C.P. a Ragusa ed il posto riservato sotto casa per la propria autovettura”.
La disamina delle cartelle cliniche da parte di un perito medico appositamente nominato ed alle riprese video effettuate dai Finanzieri hanno però permesso di accertare che come "non congrue" le diagnosi fatte ai coniugi, “ovvero si è ritenuto che entrambi non siano affetti da patologie così gravi da avere diritto a emolumenti erogati dall’Inps pari, oggi, a 3.500 euro mensili”.
I due coniugi, indagati per truffa aggravata in concorso in danno dello Stato, verranno sottoposti ad una nuova visita per appurare le loro reali condizioni di salute e, comunque, vedranno bloccati i pagamenti delle indennità da parte dell'Istituto Previdenziale. Le Fiamme Gialle fanno sapere che inoltre, al vaglio della magistratura inquirente, c'è anche il ruolo dei medici coinvolti nella vicenda.
Secondo le stime del Tribunale di Ragusa, dal 2006 ad oggi i due indagati hanno indebitamente percepito indennità di accompagnamento e pensioni di invalidità per un ammontare complessivo di circa 183.000 Euro.
Le Fiamme Gialle hanno quindi provveduto all’esecuzione di un sequestro preventivo per equivalente per un ammontare pari a quanto sottratto dai coniugi alle casse dell'Inps, che è parte lesa nella vicenda. La villetta di campagna a Ragusa, l'autovettura, due quad e le loro disponibilità finanziarie fino alla concorrenza della cifra indebitamente percepita saranno cautelate per la successiva confisca da parte dell'Erario.
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