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Giovedì 14 DICEMBRE 2023
Accordi Spallanzani–Inmp su sistema sorveglianza per infezione da Rift-Valley virus e febbre emorragica Crimea-Congo nella popolazione migrante in Italia

I due accordi, di durata biennale, sono finalizzati alla realizzazione di uno studio di siero prevalenza ad anticorpi specifici sulla popolazione migrante arrivata in Italia da meno di 90 giorni. Responsabili scientifici dei due accordi sono Daniele Lapa per Inmi e Andrea Cavani per Inmp. Entrambi i virus rientrano tra gli otto agenti patogeni inclusi nella lista Bluepoint dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Irccs “Lazzaro Spallanzani” e l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà hanno stipulato due accordi di collaborazione per lo Sviluppo di un sistema di sorveglianza dell’infezione da Rift-Valley virus (RVFV) e da febbre emorragica della Crimea-Congo (CCHFV) nella popolazione migrante in Italia.

I due accordi, di durata biennale, sono finalizzati alla realizzazione di uno studio di siero prevalenza ad anticorpi specifici sulla popolazione migrante arrivata in Italia da meno di 90 giorni. Responsabili scientifici dei due accordi sono Daniele Lapa per Inmi e Andrea Cavani per Inmp.

Entrambi i virus rientrano tra gli otto agenti patogeni inclusi nella lista Bluepoint dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Daniele Lapa dell’Inmi Spallanzani precisa: “In Italia abbiamo i vettori che possono ospitare questi due virus che sono presenti alle porte del nostro Paese. Tuttavia, al momento non ci aspettiamo problemi ma sia l'infezione da Rift Valley virus che quella da Crimea Congo virus, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, rientrano tra gli otto patogeni emergenti con un potenziale di epidemie dalle gravi conseguenze economiche e sanitarie. A livello diagnostico, il laboratorio di virologia dello Spallanzani conosce bene questi due virus e abbiamo elevate capacità per identificarli”.

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